Informazioni Generali

CLIMA

Il clima è molto caldo e umido. Infatti, le piogge sono abbondanti dappertutto, ma in particolare sulla costa. La vegetazione è peraltro molto densa e rigogliosa, caratteristica delle foreste pluviali equatoriali.

FESTIVITA'

Essendo il cattolicesimo la religione più diffusa, le feste di questo paese seguono il calendario cristiano cattolico. Numerose sono anche le feste patronali che vengono celebrate nelle varie località con colorate e pulsanti processioni.

Il 12 ottobre è commemorato il tradizionale giorno di Colombo.

Tra gli eventi più apprezzati dalla popolazione salvadoregna c’è il carnevale di San Miguel che si svolge nell’ultima settimana del mese di novembre.

GEOGRAFIA

La Repubblica di El Salvador, ubicata tra i 87° 41' e 90° 08' W di longitudine ed i 13° 09' e 14° 27' N di latitudine, ha una superficie di 21 041 km2 (somiglia un rettangolo di 227 km est-ovest e 92 km nord-sud). è il più piccolo Stato dell'America Centrale, ma presenta la maggiore densità di popolazione (248,1 ab. per km2) e limita al Nord con Honduras, al Sud con l'Oceano Pacifico, al est col Golfo di Fonseca che lo separa del Nicaragua ed all'Ovest con la Guatemala.

Orograficamente si differenziano tre regioni comprese tra i 0 e 2700 m, così: (i) il litorale del Pacifico, la pianura costiera, con una larghezza massima di 32 km e prossima al Golfo di Fonseca (15 percento del territorio), (ii) la Meseta Centrale di dorsi, valli ed altopiani, elevazione media di 600 m (25 percento del territorio), nella quale si concentra la maggior parte della popolazione, e (iii) la zona montagnosa, di montagne, valli strette e gole (60 percento del paese), dove si coltiva la maggior parte del caffè di El Salvador.

Due catene vulcaniche attraversano il Paese da est a ovest, separate tra di loro dalla valle del fiume Lempa. A metà della catena meridionale il fiume curva verso nord, tagliando attraverso le montagne e dividendo il territorio in una parte occidentale e una parte orientale. Oltre la catena meridionale, il Lempa si getta nel Pacifico con un ampio delta sabbioso. Nella stagione umida, da maggio a ottobre, il fiume straripa. I rilievi più vicini al mare formano dei gruppi di coni volcanici, molti dei quali attivi. La popolazione è concentrata sull'altopiano temperato, più fresco, piuttosto che sulla costa, con un clima assai caldo e umido, a volte malsano.

Esistono nell'El Salvador 4 laghi, l'Ilopango, 70,1 km2; il Ghiaia, 44,1 km2, il Coatepeque, 24,8 km2; e l'Olomega, 24,2 km2.

Il clima dell'El Salvador si determina dalle masse di aria umide provenienti dai Caraibi (alisei), i movimenti della ZCI ed i venti da nord che trasportano masse d'aria fresca alla fine dell'anno. Prevale la Savana Tropicale Calda (o Tierra Caliente) (occupa il 89,5%), da 0 a 800 m, con rango di temperatura da 22 a 27° C che comprende tutti capoluoghi dipartimentali meno Cojutepeque e Nuova San Salvador.

Le precipitazioni medie annuali variano da 1400 mm nella regione nordovest confinante con la Guatemala, fino a 2400 mm nella regione montagnosa (vulcani di Santa Ana ed Izalco), essendo la precipitazione mezza annuale nazionale di 1850 mm.

 

MONETA

Il colón è la moneta ufficiale di El Salvador. Il suo codice ISO 4217 è SVC. Il colón è diviso in 100 centavos. Il plurale è colones.

La situazione della moneta è estremamente particolare.

L'1 gennaio 2001 è entrata in vigore la Ley de Integración Monetaria che autorizza la libera circolazione del dollaro statunitense con un cambio fisso di 1 USD = 8,75 colones. In pratica in pochi mesi il Colón ha smesso di circolare nel territorio salvadoregno. Tuttavia il Colón non ha mai lasciato il corso legale.

L'opposizione ha ripetutamente proposto di abbandonare la dollarizzazione ed emettere nuovamente la moneta.

POPOLAZIONE

El Salvador come la maggioranza dei paesi in sviluppo non scappa dalle pressioni demografiche; la popolazione di El Salvador ha raggiunto i 6 milioni di abitanti, dei quali il 50% lo costituiscono persone minori di 20 anni, più della metà della popolazione la costituiscono donne, approssimativamente il 30% della popolazione si concentra nell'area metropolitana e zone urbane e nonostante la pressione della popolazione più povera la concentrazione della ricchezza aumenta giorno dopo giorno.

L'87% dei salvadoregni è meticcio cioè, risultante dall'incrocio tra Spagnoli e Indios, mentre la restante parte e costituita da Indios puri. Ci sono molti problemi sociali; assai diffusi sono l'analfabetismo e la sottoalimentazione.

La povertà estrema si acutizza, mancano risorse per assicurare la alimentazione di tutta la popolazione e per rispondere alle necessità basilari alla salute e all'educazione le risorse destinate continuano essendo poche.

La modernizzazione del settore pubblico, la globalizzazione dell'economia, l'apparizione di nuovi agenti nella gestione sociale, nuove forme di governabilità e una nuova democrazia devono formare un vincolo con la dinamica della popolazione, poiché nessuna strategia di sviluppo sarà adeguata se non si conta con una politica che prenda in considerazione le migrazioni, la partecipazione della donna alle attività produttive, la pianificazione familiare.

La sfida per tutti è come armonizzare la crescita della popolazione, la qualità di vita e la sostenibilità delle risorse.

SCHEDA TECNICA

Capitale: SAN SALVADOR
Popolazione: 5.950.000 (stima)
Superficie: 21.041 km2
Fuso orario: -7 ore rispetto all’Italia; - 8 ore quando in Italia vige l´ora legale.
Lingue:  spagnolo, diffuso l’inglese.
Religioni: cattolica
Moneta: dollaro USA
Prefisso dall'Italia: 00503.
Prefisso per l'Italia: 039
Telefonia: la rete cellulare copre la quasi totalità del territorio nazionale. Il roaming internazionale funziona regolarmente.

STORIA

L'Olmec, una scultura di pietra che rappresenta un gigante ritrovata nei pressi di Chalchuapa, nella parte occidentale del paese, testimonia la presenza di insediamenti nella regione almeno fin dal 2000 a.C. I resti delle piramidi maya a Tazumal e San AndrÉs dimostrano invece che questo popolo abitò la parte occidentale del paese per un periodo superiore ai 1000 anni. Tra i popoli che abitarono la parte orientale di El Salvador figurano invece i Chorti, i Lenca e i Pok'omame.
Nel XVI secolo, all'arrivo degli spagnoli, il paese era dominato dai Pipil, un popolo che discendeva da due tribù messicane di lingua nahua, i toltechi e gli atzechi. è probabile che i Pipil siano giunti a El Salvador nell'XI secolo, dopo il crollo della dinastia maya. Questa tribù possedeva una cultura simile a quella atzeca ma con pesanti influenze maya: la loro economia si basava sulla coltivazione del granturco, attività questa praticata in molti centri, e la loro complessa realtà culturale comprendeva attività quali la scrittura in geroglifici, l'astronomia e le scienze matematiche.
Le conquiste spagnole presero il via nel 1525 con Pedro de Alvarado. Nel paese vennero avviate piantagioni di cotone, balsami e indigofere. Nel XVIII secolo le attività agricole attraversarono un periodo particolarmente fiorente, anche se il gruppo che controllava quasi tutto il territorio era costituito soltanto da 14 famiglie europee e i terreni erano coltivati dalla popolazione indigena, ridotta alla schiavitù, e dagli schiavi africani.
Nel 1811 padre JosÉ Matías Delgado capeggiò una rivolta contro i dominatori spagnoli che tuttavia fu repressa velocemente. L'anno seguente, l'invasione della Spagna da parte di Napoleone incoraggiò le spinte riformiste: El Salvador ottenne l'indipendenza nel 1821. Tuttavia, ciò non portò ad alcun mutamento nell'amministrazione delle terre coltivabili, e nel 1833 gli indios, capeggiati da Anastasio Aquino, organizzarono una rivolta. Nel 1841, in seguito al dissolvimento della confederazione di stati che comprendeva El Salvador, Costa Rica, Guatemala, Honduras e Nicaragua, El Salvador divenne una nazione sovrana indipendente.
Nella seconda metà del XIX secolo, le tinture sintetiche misero a dura prova le coltivazioni di indigofere, e il caffè divenne la coltivazione più redditizia per l'economia nazionale. Nel XX secolo il 95% delle entrate del paese proveniva dalle esportazioni di caffè ma soltanto il 2% della popolazione beneficiava di questi guadagni. Sebbene poco costanti, le iniziative organizzate dalle classi povere, che costituiscono la maggioranza della popolazione, volte a eliminare le ingiustizie sociali ed economiche furono duramente represse. Il primo movimento popolare di questo tipo seguì il crollo della borsa del 1929, che causò il rapido abbassamento dei prezzi del caffè. Nel gennaio del 1932 Augustín Farabundo Martí, uno dei fondatori del Partito socialista dell'America Centrale, capeggiò una rivolta di contadini e indios. L'esercito rispose uccidendo gli indios e chiunque appoggiasse la rivolta: durante gli scontri morirono 30.000 persone. Martí venne arrestato e fucilato, ma il suo nome viene ricordato dall'FMLN (Frente Martí Liberación Nacional).
Negli anni '60, la debole economia del paese e un alto tasso di sovrappopolazione spinsero centinaia di migliaia di abitanti del Salvador ad attraversare illegalmente il confine con l'Honduras in cerca di un lavoro. Nel 1969, nelle qualificazioni del Campionato del Mondo di calcio del 1970, in occasione della partita nella quale si affrontavano i due paesi, vennero fornite alcune dichiarazioni che testimoniavano i maltrattamenti subiti dai salvadoregni ad opera degli abitanti dell'Honduras. Il grado di rivalità tra i due paesi raggiunse livelli talmente alti che sfociò nell'invasione dell'Honduras da parte del Salvador e nel bombardamento dell'aeroporto del paese. Il conflitto durò appena cinque giorni (è ricordato come 'Football War', la 'guerra del calcio'), ma i rapporti tra i due paesi rimasero apertamente ostili per circa dieci anni.
Negli anni '70 la popolazione, priva di terra da coltivare, versava in condizioni di gravissima povertà e si vedeva costretta ad affrontare problemi di disoccupazione e sovrappopolazione. I partiti politici si divisero in due schieramenti contrapposti e tentarono di conquistare il potere soprattutto con colpi di stato e frodi elettorali. Nel 1972 i militari arrestarono il presidente eletto, che in seguito fu esiliato, e diedero il potere al proprio candidato. La guerriglia si inasprì e il governo rispose con gli 'squadroni della morte', che uccisero, torturarono e rapirono migliaia di salvadoregni.
Nel 1979 una giunta formata da civili e militari rovesciò il governo e annunciò una serie di riforme, che tuttavia non furono mai avviate. Così, i partiti dell'opposizione unirono le proprie forze e fondarono la Federación Democrático Revolucionario, della quale l'FMLN era il gruppo principale. Nello stesso anno la vittoria dei rivoluzionari in Nicaragua convinse molti salvadoregni che la lotta armata era l'unico modo per portare avanti le riforme. L'assassinio del conosciutissimo arcivescovo Oscar Romero, nel 1980, fece scoppiare la rivolta.
I guerriglieri dell'FMLN si assicurarono il controllo delle zone settentrionali e orientali del paese distruggendo ponti, linee elettriche e piantagioni di caffè nel tentativo di far precipitare la situazione economica del paese. L'amministrazione Reagan, spaventata dalla vittoria della rivoluzione socialista in Nicaragua, destinò una grande quantità di fondi al governo di El Salvador, e i militari reagirono decimando la popolazione dei villaggi, fatto che costrinse 300.000 abitanti del paese a lasciare il paese. Nel 1982 il partito di estrema destra ARENA raggiunse il potere e gli squadroni della morte cominciarono a prendere di mira sindacalisti e riformatori agrari.
L'aprile del 1990 vide l'inizio dei negoziati tra il governo e l'FMLN con la mediazione dell'ONU; infine, il 16 gennaio 1992, le due parti firmarono un accordo e accettarono il cessate il fuoco. L'FMLN divenne un partito dell'opposizione e il governo acconsentì a portare avanti alcune riforme tra le quali lo scioglimento degli squadroni della morte, che sarebbero stati sostituiti da un corpo di polizia nazionale composto da civili. Il governo inoltre accettò di ridistribuire la terra tra la popolazione e di indagare sulle violazioni dei diritti dell'uomo. Si calcola che in 12 anni di guerra siano morte circa 75.000 persone, e che il governo degli Stati Uniti abbia donato circa US$6 miliardi al governo salvadoregno per le spese belliche pur essendo a conoscenza delle atrocità commesse dalle forze militari. Nel marzo del 1994 Calderón Sol, membro del partito ARENA, tra accuse di frodi elettorali fu eletto presidente.
Nel marzo del 1997 l'FMLN vinse le elezioni in sei delle 14 circoscrizioni e sembrò incontrare il favore di una percentuale maggiore di abitanti rispetto al partito ARENA. Tuttavia il candidato del partito ARENA, Francisco Guillermo Flores Perez, succedette al presidente Calderon il 1° giugno 1999.
Per stimolare l'economia, nel giugno 2000 El Salvador, insieme al Guatemala e l'Honduras, ha firmato un accordo di libero scambio con il Messico.
Il primo vero problema che Flores si è trovato ad affrontare è stato il terribile terremoto del 13 gennaio 2001, che, con una colata di fango, ha sepolto Las Colinas, un sobborgo di San Salvador abitato prevalentemente dalla classe media, e causato il crollo delle baraccopoli circostanti. Flores aveva rifiutato di dare ascolto ai tentativi degli ambientalisti di bloccare l'ampliamento del quartiere lungo i fianchi sabbiosi e instabili della collina e si può dire che la sua ostinazione ha causato la morte di 1200 persone e ha lasciato senza casa 250.000 individui. La ricostruzione delle zone colpite costerà più della metà del bilancio annuale del paese.
Nonostante siano state attuate alcune riforme previste dal piano di pace, in particolar modo la distribuzione delle terre ai cittadini, molti abitanti del paese ritengono che la situazione attuale non sia migliore di quella precedente alla guerra civile. La disoccupazione, la povertà, la delusione degli ex combattenti e la proliferazione di armi hanno portato a un alto tasso di omicidi: è questo il motivo che ha spinto il 20% della popolazione a trasferirsi all'estero.
Le elezioni della primavera 2004 sono state vinte da Antonio Saca, anch'egli membro del partito Arena, legato a episodi di sangue e violenza durante la guerra civile.
El Salvador è stato il primo paese centroamericano a ratificare il CAFTA (Central American Free Trade Agreement). Ciò nonostante, gli sforzi del presidente Saca per avviare il paese alla liberalizzazione sono contrastati da un ’opposizione sempre più radicale, senza dimenticare i gravi problemi interni, come la povertà e la richiesta di terra da parte dei campesinos.