Lungo i sentieri che percorrono le montagne troverete numerosi punti di ristoro per fare una sosta.
Sono in genere abbastanza contenuti nel prezzo.
Ottima la fondue au formage, che si prepara con diverse specialità di formaggio: è una squisita pietanza svizzera.
Se siete golosi provate anche i Pan de Pam, dolci con mele rosse e caffè.
Attenti solamente a non appesantirvi se avete intenzione di proseguire le escursioni!
Dire Svizzera e parlare di cioccolata può sembrare banale ma non resistiamo alla tentazione: del resto qui è anche la sede della Nestlè.Ormai un simbolo del Paese.
INGREDIENTI
800 gr di formaggi misti (gruyere, vacherin, raclette oppure emmental francese latteria e formaggi simili)
• 2 spicchi d'aglio
• 1/2 bicchiere di vino bianco
• 1 bicchierino piccolo di kirsch (distillato di ciliegie)
• 2 cucchiai di maizena
• pane tipo pagnotta o baguette possibilmente del giorno prima
PREPAZIONE
Grattugiare i formaggi (io uso il mixer). Tagliare a metà gli spicchi di aglio e sfregarli bene sul fondo di una casseruola che poi possa andare sul fornello da fondue (l'ideale sarebbe una "caquelon" cioè la tipica casseruola in coccio smaltato). Eliminare l'aglio. Aggiungere i formaggi grattugiati e il vino e far sciogliere il tutto sul fornello da cucina, mescolando bene con un cucchiaio di legno. Stemperare la maizena nel kirsch e aggingere al composto di formaggi. Far amalgamare bene il tutto. Nel frattempo, taglaire il pane a dadini non troppo piccoli. Quando la mistura di formaggi è ben sciolta, trasferire la casseruola in tavola, sul fornello da fondue. Si mangia intingendo nel formaggio fuso i quadretti di pane infilzati sulle forchettine. Chi perde il pezzetto di pane paga una bottiglia di vino! Gli amici svizzeri che ci hanno fatto scoprire la ricetta dicono che va accompagnata solo con vino oppure con tè caldo, e comunque assolutamente non con bevande fredde.
Un piatto corposo e insolito, ma soprattutto molto divertente da mangiare in compagnia. Gli intenditori dicono che la parte nigliore sia la crosticina di formaggio che resta sul fondo della pentola alla fine del piatto...
la treccia (Zopf) è la tipica pagnotta della domenica bernese. Alcuni ne fanno risalire l'origine ad una tradizione secondo la quale le vedove si tagliavano parte della treccia per seppellirla con il marito. Con il passare del tempo, invece della treccia di capelli, veniva seppellita una treccia di pane. La treccia – o Züpfe in dialetto bernese – è conosciuta in Svizzera dalla metà del XV secolo.
Setacciare la farina in una ciotola, aprendola nel mezzo.
Sciogliere lo lievito nel latte freddo e aggiungere lo zucchero.
Separare le uova, mettendo da parte il tuorlo.
Aggiungere il bianco alla miscela latte/lievito, sbattendo delicatamente.
Far sciogliere il burro.
Aggiungere tutti gli ingredienti alla farina e mescolare accuratamente.
Ricoprire la ciotola con un telo da cucina e lasciare riposare per un ora in un luogo tiepido.
Dividere la pasta in quattro parti uguali e formare quattro lunghi rotoli.
Ogni treccia viene fatta con due rotoli di pasta. Per fare la prima treccia, disporre un rotolo orizzontalmente sul tavolo e sistemare un secondo rotolo in modo perpendicolare al primo, formando una croce a braccia uguali.
Prendere l'estremità destra del rotolo orizzontale e farla passare sopra il rotolo verticale verso sinistra; prendere poi l'estremità sinistra e farla passare sopra l'altro rotolo verso destra.
Prendere le due estremità del rotolo verticale e fare lo stesso, portando le estremità dall'alto verso il basso e quelle in basso verso l'alto. Continuare alternando fino all'esaurimento della pasta.
Per un'alternitiva più semplice, "avvitare" due rotoli di pasta, come fossero una corda, piegando poi la pasta così arrotolata a metà e unendo le estremità.
Ripetere il procedimento per la seconda treccia.
Spennellare le pagnotte con il tuorlo d'uovo mescolato ad un goccio d'acqua.
Cuocere in forno per 40 minuti circa a 200-220° C.