Informazioni Generali

CLIMA

La Svizzera gode di un clima decisamente nordico. Sensibili sono tuttavia le variazioni di temperatura da una regione all'altra, considerando anche l'azione mitigatrice dei laghi laddove sono presenti. Zurigo e tutta la zona circostante e centrale della Svizzera, presenta inverni piuttosto rigidi ed estati molto calde. Ad est nei Grigioni il freddo è secco e le estati soleggiate. Le Alpi bernesi ed il Vallese sono attraversati in primavera e in autunno dal "Foehn" un vento alpino caldo e secco che spesso fa rialzare la colonnina di mercurio ritardando la stagione sciistica. Il Cervino e tutto il versante nord è ottimo per sciare, in quanto il clima assicura la stagione sciistica più lunga di tutte le Alpi.

Per la sua posizione centrale, la Svizzera è esposta alle quattro grandi correnti climatiche principali: le correnti del nord est oceanico, dell'ovest continentale, del nord subpolare e del sud mediterraneo.

FESTIVITA'

Le festività religiose seguono il tradizionale calendario cristiano: l’Assunzione, 15 agosto; Tutti i Santi, 1° novembre; l’Immacolata Concezione, 8 dicembre; Natale, 25 dicembre; Santo Stefano, 26 dicembre ; Venerdì Santo, Pasqua, Lunedì di Pasqua, Pentecoste, le cui date variano di anno in anno.

Tra le festività laiche segnaliamo il Capodanno, il 1° dicembre, e l’Epifania, il 6 maggio; Festa Nazionale, 1° Agosto.

GEOGRAFIA

La svizzera è un territorio prevalentemente montuoso. La struttura geologica della Svizzera è il risultato della convergenza delle zolle continentali africana ed europea negli ultimi milioni di anni. La Svizzera occupa tre regioni morfologiche principali: il Giura, una catena montuosa calcarea, l'altopiano centrale (Mittelland) e le Alpi. A queste vanno aggiunte due piccole regioni: l'estremo meridionale della Svizzera, ossia il Mendrisiotto, che morfologicamente fa parte della pianura Padana, e Basilea, che giace nel bassopiano renano.

In Svizzera svettano complessivamente 74 cime oltre i 4000 mt, di cui 55 completamente nel territorio svizzero e 19 al confine con l'Italia. Le dodici cime più alte sono tutte nelle Alpi vallesane. Il punto più elevato è rappresentato dai 4.634 metri sul livello del mare della Punta Dufour del massiccio del Monte Rosa, condivisa con l'Italia, mentre la montagna più alta interamente nel territorio della Confederazione è il Dom, di 4.545 metri, tra Zermatt e Saas Fee. Il monte svizzero (condiviso con l'Italia) più noto al mondo è probabilmente il Cervino (4.478 metri), a sud di Zermatt. Anche il gruppo composto da Eiger (3970 m.s.l.m), Mönch (4.107 m.s.l.m) e Jungfrau (4.158 m.s.l.m.) nelle Alpi bernesi è uno dei panorami più fotografati.

I maggiori fiumi svizzeri, tra cui i grandi fiumi europei Reno e Rodano nascono dal massiccio del San Gottardo, che dà alla luce anche il Ticino che scorre verso sud, e la Reuss, che forma a nord il Lago dei Quattro Cantoni. Tutti i fiumi svizzeri confluiscono nel Reno o nel Rodano, tranne il Ticino, che sfocia nel Po, e l'Inn, che nasce dal Maloja e si getta nel Danubio. Le Alpi svizzere fungono quindi da spartiacque, generando corsi d'acqua che si dirigono verso l'Oceano Atlantico, il Mediterraneo occidentale, il Mediterraneo orientale e il Mar Nero.

Il corso d'acqua più lungo nel territorio svizzero è il Reno, lungo 375 km, seguito dal suo affluente Aar con 295 km e dal Rodano con 264 km.

A causa della sua struttura topografica e in eredità dalle ere glaciali, il territorio svizzero ospita circa 1.500 laghi, per la maggior parte laghetti di montagna. 

Il lago con la maggior estensione in Svizzera è il Lemano (580,03 km², di cui il 60% in territorio svizzero), formato dal Rodano, su cui si specchiano Ginevra e Losanna. Con i suoi 536 km², il lago di Costanza, al confine con Austria e Germania e formato dal Reno, è solo leggermente meno esteso. A sud delle Alpi, il territorio Svizzero è bagnato da due laghi, il lago Maggiore (la parte in territorio svizzero è poco estesa (19,20 km²) in rapporto alla parte italiana), il cui emissario è il Ticino, e il lago di Lugano (o Ceresio) che si ramifica in territorio svizzero e italiano. Il lago Maggiore, (il cui pelo dell'acqua rappresenta il punto più basso della Svizzera: 193 m.s.l.m.), prende il proprio nome dal fatto di essere il più grande tra i tre laghi presenti nella Regione Insubrica. I laghi più grandi completamente in territorio elvetico sono il lago di Neuchâtel (215,20 km²), il lago dei Quattro Cantoni (113,72 km²) e il lago di Zurigo (88,17 km²).

 

 

 

MONETA

Il franco svizzero (codice ISO 4217: CHF; in tedesco Schweizer Franken, in francese: franc suisse; in romancio: franc svizzer) è la valuta attuale della Svizzera ed è utilizzato anche nel Principato del Liechtenstein, nell'enclave italiano di Campione d'Italia nonché nell'enclave tedesca di Büsingen am Hochrhein.

Il franco svizzero è diviso in 100 centesimi (francese centimes, tedesco Rappen, romancio raps).

Le banconote sono emesse dalla Banca Nazionale Svizzera, mentre le monete sono coniate dalla Zecca Federale (Swissmint).

1 franco vale 0,6222 euro (15 febbraio 2008), ed è riconosciuto come una valuta stabile. È la sesta valuta più utilizzata nel mondo.

Fino al 1798 l'emissione di moneta era di competenza di cantoni e di decine di altre autorità molte delle quali di origine medioevale. Con la creazione, ad opera dei Francesi, della Repubblica Elvetica, per la prima volta un'unica moneta, che prese il nome di Franco, fu usata in tutta la Svizzera. Fu scelta il sistema monetario che era già in uso a Basilea, Soletta e Berna, utilizzando il piede bernese.

Tra il 1803 (Atto di Mediazione) e il 1848 il diritto di emettere moneta tornò di nuovo ai singoli Cantoni, ma con la Costituzione svizzera del 1848, fu attribuito solo alla Confederazione il diritto di battere moneta. Le nuove monete cominciarono ad essere coniate e a circolare dal 1850, sostituendo le monete cantonali e regionali. Dopo un breve periodo iniziale in cui le monete furono coniate in Francia alle zecche di Parigi e Strasburgo, i franchi svizzeri furono coniati in Svizzera dalla Zecca della Confederazione Svizzera con sede a Berna.

Il valore del franco svizzero fu fissato in parità con il franco francese. Il nuovo franco svizzero sostituì le diverse monete dei singoli cantoni. Il vecchio franco, che circolava in gran parte dei cantoni, fu valutato a ca. 1½ nuovi franchi.

Dal 1865 al 1927 la Svizzera fu uno dei membri dell'Unione Monetaria Latina. Gli stati definirono peso e titolo per le loro monete in argento ed oro. Per questo motivo in Svizzera circolarono come mezzi di pagamento le monete d'oro e d'argento di Francia, Belgio, Italia e Grecia ed in seguito anche di altri stati. Le monete in argento valevano 1/2, 1, 2 e 5 franchi; quelle in oro, informalmente denominate Vreneli, valevano 10, 20 e 100 franchi. Esistevano inoltre monete da 1, 2, 5, 10 e 20 centesimi. L'Unione Monetaria Latina fu sciolta dopo la prima guerra mondiale

POPOLAZIONE

La Svizzera conta 7,4 milioni di abitanti. Gli stranieri raggiungono il 20% della popolazione residente. L’età media è in aumento, tendenza dovuta alle migliori aspettative di vita e al sempre minor numero di bambini. Gli stili di vita cambiano e anche in Svizzeraci si adatta alle nuove esigenze.

Il numero di credenti è diminuito negli ultimi anni, ma il panorama religioso si è fatto più ampio.

La Svizzera ha quattro lingue e un ricco patrimonio di dialetti.

SCHEDA TECNICA

Nome completo: Confederazione Svizzera
Nome ufficiale: Confoederatio Helvetica
Lingua ufficiale: tedesco, francese, italiano,romancio[1]
Capitale: Berna  (128.163 ab. / 2007)
Politica
Governo: Democrazia diretta, Repubblica federale
Presidente della Confederazione: Pascal Couchepin (2008)
Capo di governo: 
Indipendenza: 1° agosto 1291
Ingresso nell'ONU: 10 settembre 2002
Superficie
Totale: 41.285 km²  (132º)
 % delle acque: 3,7 %
Popolazione
Totale (31 dicembre 2006): 7.508.700 ab.  (92º)
Densità: 181 ab./km²  
Geografia
Continente: Europa
Fuso orario: UTC +1
Economia
Valuta: Franco svizzero
PIL (PPA)  (2006): 282.040 milioni di $  (38º)
PIL procapite (PPA)  (2006): 37.369 $  (7º)
ISU  (2005): 0,955 (alto)  (7º)
Energia: 
Varie
TLD: .ch
Prefisso tel.: +41
Sigla autom.: CH
Inno nazionale: Salmo Svizzero
Festa nazionale: 1° agosto

STORIA

La regione dell'attuale Svizzera fu occupata nell'antichità dalle genti celtiche degli Elvezi a nord delle Alpi, dei Leponti, degli Insubri a sud e dei Rezi a sud-est. La Rezia fu intensamente romanizzata durante l'Impero (corrisponde grossomodo all'attuale cantone dei Grigioni).

La storia della Svizzera ha inizio il 1° agosto del 1291, quando i rappresentanti delle comunità montane di Uri, Svitto e Untervaldo (detti Cantoni primitivi o Waldstätte) si riunirono sul prato del Grütli, sulle sponde del Lago dei Quattro Cantoni, e stipularono il giuramento di alleanza eterna che costituisce la nascita della Confederazione. Il Patto del Grütli (Patto Federale) costituiva una lega difensiva volta ad estromettere dalle valli gli Asburgo. A Morgarten (1315), Sempach (1386) e Näfels (1388) la fanteria confederata inflisse tre clamorose sconfitte agli Austriaci. Nel contempo nuovi cantoni aderivano alla confederazione: con l'adesione di Lucerna, Zurigo, Glarona, Zugo e Berna si costituisce la cosiddetta Confederazione degli otto cantoni.

Nel corso del XV secolo gli Svizzeri assoggettano i territori di Argovia e Turgovia e ottengono l'alleanza di Ginevra, Vallese, San Gallo, Appenzello e Grigioni. Nel XVI secolo Carlo il Temerario di Borgogna è sconfitto a Grandson e Morat. Adesione di Friburgo e Soletta. Nel 1501 aderisce Basilea. Intanto Uri, con l'aiuto di Untervaldo, passa a sud delle Alpi e conquista la valle settentrionale del fiume Ticino. Nel corso del secolo si diffonde in Svizzera la Riforma Protestante introdotta da Ulrico Zwingli a Zurigo e da Giovanni Calvino a Ginevra, che diviene la "capitale" del protestantesimo. Le guerre di religione che infuriano in tutta l'Europa non risparmiano il paese (lo stesso Zwingli muore sul campo di battaglia). Berna conquista il Canton Vaud e vi diffonde il Protestantesimo. I cantoni rurali rimangono generalmente cattolici, mentre i cantoni "cittadini" accolgono la Riforma. È nel villaggio di Glarona (capoluogo dell'omonimo cantone) che viene arsa viva l'ultima strega in Europa, Anna Goeldi - siamo nel 1782.

Nel 1648 con la Pace di Westfalia viene riconosciuta l'indipendenza della Svizzera dall'Impero (nello stesso trattato ottengono l'indipendenza anche i Paesi Bassi). Nel 1798 la Svizzera è invasa dalle truppe rivoluzionarie francesi e trasformata in una repubblica unitaria: la Repubblica Elvetica. Non ci sono più cantoni ma solo semplici unità amministrative, sul modello dei Départements francesi. Nel 1803 Napoleone fa tornare la Svizzera uno stato confederale tramite l'Atto di Mediazione. Da questo momento non ci sono più territori soggetti ad altri cantoni (i baliaggi); ogni cantone è messo sullo stesso piano degli altri. Nascono così i cantoni Argovia, Grigioni, San Gallo, Turgovia, Ticino, e Vaud. Finita l'era napoleonica, al Congresso di Vienna del 1815 vengono riconosciute internazionalmente le frontiere esterne della Svizzera e quelle interne tra cantoni. Le grandi potenze impongono al Paese la «neutralità armata permanente» per sottrarlo all'influenza francese. Ai 19 cantoni della Mediazione si aggiungono Neuchâtel, Vallese e Ginevra. Il Patto federale (1815-1848) restaura la confederazione di cantoni sovrani, che avevano perso la loro autonomia sotto il dominio napoleonico.

Nel 1845 i cantoni conservatori-cattolici costituiscono una propria lega (Sonderbund). La Guerra del Sonderbund è rapidamente vinta dai cantoni liberali. Nel 1848 entra in vigore una nuova costituzione: la Svizzera, da confederazione di stati, diventa uno stato federale. Nel 1979 Il Canton Giura si stacca da Berna e diventa il ventiseiesimo cantone. Nel 1971 in un referendum gli elettori maschi decidono che anche le donne hanno diritto al voto a livello federale. Nel 1984 Elisabeth Kopp del Partito radicale è la prima donna eletta ministro. A livello cantonale l'ultimo cantone a adeguarsi è Appenzello Interno, che introdurrà il suffragio femminile solo nel 1990, per decisione del Tribunale federale.

Nel 1986 in un plebiscito gli elettori rifiutano di entrare nelle Nazioni Unite. Nel 1992 rifiutano di partecipare all'area economica europea. In questa occasione il paese si divide tra la Romandia (Svizzera francese) favorevole a un'integrazione nell'Unione Europea e la Svizzera tedesca e italiana che vogliono mantenere la separazione culturale ed economica dagli "Europei". Si dice che la Svizzera tedesca tema la Germania e la Svizzera italiana tema l'Italia. Un accordo è invece raggiunto con le maggiori organizzazioni capitalistiche mondiali, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.

Nel 1999 Ruth Dreifuss è la prima donna presidente. Dopo una nuova votazione popolare, questa volta con esito positivo, la Confederazione entra ufficialmente nelle Nazioni Unite il 10 settembre 2002.

Negli ultimi anni, la tradizionale reputazione della Svizzera come terra di virtù civile, pace e prosperità è particolarmente scossa da due eventi che segnano profondamente l'immaginario collettivo elvetico.

In seguito ad accuse da parte di organizzazioni ebraiche americane, secondo le quali, beni depositati da cittadini ebrei in banche svizzere, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale non sarebbero stati restituiti ai legittimi proprietari, si riaccende una vasta discussione interna sul ruolo della Svizzera nel conflitto (fino a quel momento piuttosto idealizzato in conformità al mito della neutralità elvetica) e sul suo rapporto con il regime nazista tedesco. Alcune colpe vengono ammesse, e due delle maggiori banche del paese patteggiano nel 1998 il pagamento di $1,25 miliardi alle suddette organizzazioni per essere distribuiti alle famiglie delle vittime dell'Olocausto.

A causa di errori di amministrazione e per la sfavorevole congiuntura internazionale, nel 2001 fallisce la compagnia aerea di bandiera Swissair, per decenni orgoglio e simbolo della nazione (era chiamata la "banca volante"). Il grounding del 2 ottobre 2001 è vissuto da tutta la popolazione come un trauma collettivo.

L'autunno 2001 è segnato inoltre da altre due sciagure che hanno scosso il paese: il 27 settembre un forsennato irrompe nel parlamento cantonale di Zugo e uccide buona parte dei parlamentari a colpi di fucile. Il 24 ottobre, nel tunnel autostradale del San Gottardo (17 Km) un incidente provoca 11 morti e la chiusura del tratto per alcuni mesi. Il traffico tra il Nord e il Sud dell'Europa resta paralizzato.