A nord, che è la parte più montagnosa del Paese, il clima è decisamente atlantico, cioè con abbondanti precipitazioni e con l’influsso dell’oceano. A sud di Lisbona e del Capo da Roca (la punta più occidentale) l’effetto della bassa latitudine prende il sopravvento e si accentua l’aridità, conseguenza di scarse piogge. Infine, in Algarve, l’estrema regione meridionale vicina all’Africa e protetta alle spalle da alcuni rilievi, il clima diventa subtropicale.
Nonostante gli interventi dell’uomo che hanno modificato l’ambiente, le caratteristiche climatiche del Portogallo favoriscono lo sviluppo di boschi di querce, di castagni e di faggi. Nelle zone costiere crescono il pino marittimo e a volte la palma nana.
Nell’arcipelago delle Azzorre, formato da nove isole montuose di origine vulcanica, il clima è temperato e umido; la vegetazione spontanea è ridotta a brevi tratti di foresta.
Nel 1971 è stato istituito il primo parco nazionale, quello di Peneda-Geres, al confine settentrionale, ampio 70 mila ettari, dove, oltre a una lussureggiante vegetazione arborea, è presente una ricca fauna selvatica (cervi, caprioli, aquile, cavalli, cinghiali, volpi, pernici, rettili). Oggi esistono una ventina di aree protette di vario tipo (riserve e parchi naturali, aree di interesse paesaggistico).
Le festività religiose seguono il tradizionale calendario cristiano: l’Assunzione, 15 agosto; Tutti i Santi, 1° novembre; l’Immacolata Concezione, 8 dicembre; Natale, 25 dicembre; Santo Stefano, 26 dicembre ; Venerdì Santo, Pasqua, Lunedì di Pasqua, Pentecoste, le cui date variano di anno in anno.
Tra le festività pubbliche segnaliamo l’Anniversario della Rivoluzione dei Garofani, il 25 aprile; la Festa del lavoro, il 1° maggio; la Festa Nazionale, il 10 giugno; la Festa della Repubblica, il 5 ottobre; la Fine della dominazione Spagnola, il 1° dicembre.
Il Portogallo è una nazione costiera dell'Europa sud-occidentale. Si trova nella penisola iberica, e confina con una sola nazione: la Spagna, a est e a nord, per un totale di 1.214 km di confine. Nonostante questa lunghezza del confine con la Spagna, il Portogallo non riconosce il confine dal delta del fiume Caia fino al delta del fiume Cuncos, a partire dall'occupazione del 1801 dei territorio di Olivenza da parte del Regno di Spagna. Questo territorio, anche se sotto occupazione spagnola, rimane parte del Portogallo e in questa regione non è pertanto riconosciuto ufficialmente alcun confine. La nazione confine ad ovest con 1.793 km di costa lungo l'Oceano Atlantico. Sono sotto controllo portoghese anche le Isole Azzorre e Madeira, che sono in posizione strategica presso lo stretto di Gibilterra, tra l'Oceano Atlantico e il Mar Mediterraneo. In totale, il Portogallo si estende per 92.391 km², dei quali 91.951 sono composti da terra e 440 da acque.
L'euro (EUR o €) è la valuta comune dei quindici stati dell'Unione europea che attualmente aderiscono all'UEM (Unione Economica e Monetaria), ovvero Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia e Spagna.
Il paese, incluse le isole Azzorre e Madeira, ha una popolazione di 10.642.836 abitanti (2007), con una densità media di 116 unità per km². Questo dato maschera una distribuzione poco uniforme della popolazione portoghese, il 44% della quale abita nelle campagne (2005). Il Nord è notevolmente più popolato del Sud ed è lungo la fascia costiera che si concentra la popolazione urbana (56% nel 2005). Il tasso di crescita annuale della popolazione è pari allo 0,33% (2007). Accanto a quello portoghese, il maggiore gruppo etnico del paese è costituito da africani (circa 100.000).
Il Portogallo è tradizionalmente terra di emigrazione. Dopo il periodo delle conquiste coloniali, il paese conobbe un massiccio flusso migratorio tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX secolo, prevalentemente in direzione dell’America meridionale (Brasile, Venezuela, Argentina) e degli Stati Uniti. Nella seconda metà degli anni Settanta del XX secolo, il rientro in patria di portoghesi provenienti dalle ex colonie africane ormai indipendenti ha fatto registrare un aumento della popolazione di circa 700.000 unità.
Capitale: LISBONA
Popolazione: 10.475.000
Superficie: 92.152 km2
Fuso orario: - 1h rispetto Italia.
Lingue: Portoghese
Ulteriori lingue conosciute sono l'inglese, il francese, l'italiano, lo spagnolo.
Religioni: cattolica in prevalenza.
Moneta: Euro
Prefisso per l'Italia: 0039
Prefisso dall'Italia: 00351
Il Portogallo anticamente fu occupato da una tribù, i Lusitani, che avevano rapporti con i fenici, i cartaginesi e i greci. Nel II sec. a. C. venne creata la provincia romana di Lusitania.
Nel V sec. d. C. questa zona fu, fu soggetta come il resto dell'impero romano alle invasioni barbariche, in particolare di svevi e alani, quindi dei visigoti che vi si insediano stabilmente.
Nel 711 i musulmani conquistano il paese. Tra l'866 e il 910 Alfonso III, re delle Asturie, riprende il controllo della regione di Porto. Nel 1064 Ferdinando I, re di Castiglia, libera la regione compresa tra Douro e Mondego. Alfonso VI, re di Castiglia e di León, affida la contea del Portogallo al genero, Enrico di Borgogna. Alfonso Henriques, figlio di Enrico di Borgogna, che assume il titolo di re del Portogallo dopo la vittoria di Ourique sui mori (1139) e fa riconoscere l'indipendenza del Portogallo.
Nel 1211 a Coimbra si tiene la prima assemblea delle Cortes. Alfonso III (1248-1279) prosegue la Reconquista portoghese occupando l'Algarve. Dionigi I (1279-1325) fonda l'università di Lisbona (1290), che viene trasferita, nel 1308, a Coimbra.
Con Ferdinando I (1367-1385) si estingue la dinastia di Borgogna. Giovanni I (1385-1433) fonda la dinastia d'Aviz e riporta la vittoria di Aljubarrota sulla Castiglia. I
l Portogallo continua nel XV sec. e all'inizio del XVI sec. la sua espansione marittima e svolge un ruolo importante nei viaggi di scoperta, animati da Enrico il Navigatore (1394-1460). Nel 1487 Bartlomeo Diaz doppia il Capo di Buona Speranza. Nel 1494 il trattato di Tordesillas stabilisce una linea di separazione tra i possedimenti extraeuropei della Spagna e quelli del Portogallo.
Nel 1497 Vasco de Gama scopre la via delle Indie. Nel 1500 Cabral prende possesso del Brasile. Tra il 1505 e il 1515 si costituisce l'Impero portoghese delle Indie.
Con Giovanni III (1521-1557), la cultura intellettuale e artistica conosce un notevole sviluppo, pari a quello dell'economia. Sebastiano I (1557-1578) viene ucciso nella battaglia di Alcazar Quivir, in Marocco.
Nel 1580, con l'estinzione della dinastia d'Aviz, Filippo II di Spagna diventa re del Portogallo, unendo in tal modo i due regni. Nel 1640 i Portoghesi si ribellano contro la Spagna e proclamano re il duca di Braganza, Giovanni IV (1640-1656); con il trattato di Lisbona, la Spagna riconosce l'indipendenza del Portogallo.
Alla fine del XVII sec., rassegnandosi al crollo delle proprie posizioni in Asia e al proprio ridimensionamento in Africa, il Portogallo si dedica all'esplorazione del Brasile. Nel 1703 il trattato di Methuen unisce economicamente il Portogallo e la Gran Bretagna. Con Giovanni V (1707-1750), l'oro del Brasile non riesce più a stimolare l'economia del paese. Giuseppe I (1750-1777) fa appello a Pombal, che impone un regime energico di dispotismo illuminato e ricostruisce Lisbona dopo il terremoto del 1755. Maria I (1777-1816) lascia il potere al figlio (1792), il futuro Giovanni VI. Nel 1801 si assiste alla guerra degli Orange tra il Portogallo e la Spagna.
Nel 1807 il paese viene invaso dalle truppe francesi di Junot; la famiglia reale raggiunge il Brasile. L'anno successivo Wellesley sbarca in Portogallo. Nel 1811 il paese è liberato dai francesi; la Corte rimane in Brasile e il Portogallo è sottoposto a un regime militare sotto il controllo dell'Inghilterra. Nel 1822 Giovanni VI (1816-1826) ritorna a Lisbona su richiesta delle Cortes e accetta una costituzione liberale. Il figlio primogenito, Pietro I, si proclama imperatore del Brasile, la cui indipendenza è riconosciuta nel 1825. Alla morte di Giovanni VI, Pietro I diventa re del Portogallo con il nome di Pietro IV, ma abdica a favore della figlia Maria II e affida la reggenza al fratello Michele. Questi si proclama re con il nome di Michele I e tenta di ristabilire l'assolutismo. Pietro I sbarca in Portogallo e rimette sul trono Maria II (1826-1853).
Tra il 1834 e il 1853 la tensione politica e le lotte civili persistono. Dopo l'approvazione del suffragio censitario, il Portogallo conosce con i re Pietro V (1853-1861), Luigi I (1861-1889) e Carlo I (1889-1908) un effettivo regime parlamentare; il paese tenta di rigenerarsi e di ricostituire un proprio impero coloniale con l'Angola e il Mozambico.
Nel 1907-1908 Joào Franco instaura una dittatura. Carlo I viene assassinato con il figlio primogenito. Manuel II rinuncia al regime autoritario, ma viene cacciato dalla rivoluzione.
Nel 1910-1911 viene proclamata la repubblica. Il governo provvisorio decreta la separazione tra la Chiesa e lo Stato e riconosce il diritto di sciopero. Durante la Prima Repubblica si assiste a una grave instabilità politica; il Portogallo non ottiene vantaggi sostanziali per la sua partecipazione, a fianco degli Alleati, alla prima guerra mondiale.
Il colpo di Stato del generale Gomes da Costa nel 1926 rovescia il regime. Due anni dopo Carmona, presidente della repubblica, richiama alle finanze Salazar che realizza un risanamento spettacolare. Dal 1933 al 1968 Salazar, padrone del paese, governa secondo la costituzione del 1933 che instaura lo Stato nuovo corporativo e nazionalista. Negli anni 1968-1974 il presidente Caetano combatte le rivolte in Guinea, Mozambico e Angola. Nel 1974 una giunta, guidata dal generale Spinola, prende il potere e inaugura la rivoluzione dei garofani. L'anno successivo il Consiglio nazionale della rivoluzione avvia un programma di ispirazione socialista.
Le antiche colonie portoghesi ottengono l'indipendenza. Dal 1976 al 1986 A. Eanes è a capo della Repubblica, mentre si succedono i governi di M. Soares (socialista, 1976-1978), Sá Carneiro (centrodestra, 1979-1980), F. Pinto Balsemào (socialdemocratico, 1981-1983), M. Soares (1983-1985), A. Cavaco Silva (socialdemocratico, 1985-1995). Nel 1986 M. Soares diventa presidente della repubblica. Il Portogallo entra nella CEE. Nelle elezioni del 1987 e del 1991, il partito socialdemocratico, sempre guidato da Cavaco Silva, ottiene la maggioranza assoluta.
Nel 1995 il partito socialista vince le elezioni: il suo segretario, António Guterres, diventa Primo ministro. L'anno successivo il socialista Jorge Sampaio è eletto presidente della repubblica. Il Portogallo nel maggio 1998 entra nell'area dell'euro con i primi Stati aderenti. Il paese affronta il difficile problema dell'indipendenza del Timor Est, ufficialmente ancora sotto il controllo portoghese, di fatto occupato dall'Indonesia.
Nel mese di maggio, dopo sedici anni di trattative, i due Stati siglano un accordo sul futuro timorese che porta nell'agosto successivo a una consultazione popolare sull'autonomia regionale. Nel dicembre 2001 il premier Guterres si dimette in seguito alla vittoria del centrodestra alle amministrative.
Alle elezioni politiche anticipate del marzo 2002 la vittoria va al partito socialdemocratico (che nonostante il nome è una formazione di centrodestra) di J. Manuel Durao Barroso che sconfigge i socialisti di Rodrigues.