Informazioni Generali

CLIMA

Il clima del Nicaragua è tropicale con vaste piogge;le temperature invernali variano da 17° a 27° in base alla zona. Le temperature primaverili aumentano circa di 3°-4°. In estate la temperatura è di 1°-2° in meno dalla temperatura primaverile.

FESTIVITA'

Essendo il cattolicesimo la religione più diffusa in Nicaragua, le feste di questo paese seguono il calendario liturgico cristiano.

Numerose sono anche le feste patronali che vengono celebrate nelle varie località con delle lunghe e affascinanti processioni.
Fra le feste laiche e di stato il 19 luglio si celebra la Rivoluzione, il 14 settembre la Battaglia di San Giacinto e il 15 settembre il giorno dell’Indipendenza.

GEOGRAFIA

Ufficialmente Repubblica de Nicaragua (in spagnolo Repubblica de Nicaragua), Stato dell'America Centrale, situato tra l'Honduras (530 km) ed il Costa Rica (220 km) e bagnato dal Pacifico e dal mar delle Antille; 131.779 km2. Ha la forma di un trapezio irregolare ed è il più grande fra i paesi dell'istmo ed, al contempo, il meno popolato (4.100.000, 1995). Circa il 90% della popolazione vive sulla costa del Pacifico e circa un quarto nella capitale (Managua). Il territorio di questo paese fa parte di una delle zone geologicamente più instabili e più "giovani" della Terra.

OROGRAFIA. In Nicaragua si situa l'elemento strutturale più caratteristico dell'istmo: la Grande Depressione, un ampio solco tettonico che può essere considerato come l'autentico confine fisico fra Nordamerica e Sudamerica: segna nettamente il confine geologico fra i due continenti.

Il paese dunque è costituito da un vasto altopiano di circa mille metri d'altitudine media, il quale degrada lentamente verso il Mar dei Caraibi, dove si apre una costa bassa, spesso paludosa, orlata da una fitta vegetazione tropicale estremamente ricca di alberi pregiati: il mogano, il ciliegio tropicale, il caucciù, il palissandro, il bambù ed il pino caraibico. Il litorale atlantico ha una estensione di 550 km ed il mare è meno profondo del litorale pacifico.

Verso il Pacifico, invece, la fascia costiera è ripida e dominata da una catena di numerosi coni vulcanici di notevole altezza. La costa del Pacifico (450 km) è in alcuni tratti sabbiosa e rocciosa, mentre in altri è pantanosa. Le zone sabbiose ospitano le maggiori località balneari del paese, estremamente frequentate.

Le pianure del Nicaragua, in origine costituiscono il fondo di mari o di laghi, in seguito riempiti dalle numerose eruzioni vulcaniche, dai terremoti e dai maremoti. Quella del Pacifico (di origine vulcanica e quindi molto fertile) è stretta, corre parallela alla costa e si estende sino ai laghi; la catena dei vulcani inizia dal Cosigüina (845 m) e si conclude con il Mombacho (1345 m), la attraversa penetrando nei due grandi laghi. Molti di questi vulcani sono famosi per le loro violente eruzioni: il Cosigüina, il Momotombo (1258 m), il Santiago (1363 m), il Masaya (660 m) ed il Mombacho. Altri vulcani sono: il San Cristóbal (1745 m), il Concepción (1610 m), il Telica (1060 m) ed il Maderas (1394 m). Il Cosigüina, nel 1835, causò la più grande esplosione dell'emisfero occidentale, proiettando nell'aria ben 25 km3 di materiale vulcanico.

Quest'area è pertanto, estremamente soggetta a frequenti e spesso disastrosi fenomeni eruttivi (come quelli del Cerro Negro nel 1992 e nel 1995) e sismici (terremoti di Managua nel 1931 e nel 1972, maremoto lungo tutta la costa occidentale nel 1992). Il Nicaragua è attraversato da numerosi fiumi, ma i più importanti sono quelli che sfociano nell'Atlantico. Vi sono un centinaio di corsi d'acqua che confluiscono nei 23 fiumi che si gettano nel Mar dei Caraibi, nei 18 tributari del Pacifico e nei 45 dai quali è alimentato il Lago Nicaragua. Il fiume più lungo del paese è il fiume Coco (725 Km.), che, a seconda delle zone che attraversa, muta varie volte il proprio nome: Wanks, Segovia, Somoto, Cabrigal, Oro. Lungo le sue sponde, sia in Nicaragua che in Honduras, vivono gli indigeni miskitos. Altri corsi fluviali sono il Cuculay, il Prinzapolka (251 Km.) ed il fiume grande de Matagalpa, che sfociano nell'Atlantico; nel Pacifico, invece, si getta l'Estero Real. Il fiume San Juan (Km. 199) fa da frontiera con il Costa Rica e, grazie al fatto di essere ampio e calmo, è completamente navigabile: nel XIX secolo era la rotta seguita dai cercatori d'oro statunitensi per entrare ed uscire dal Nicaragua.

I laghi più importanti sono: il Xolotlán (o Managua), con una forma simile al numero otto ed una superficie di circa 1140 km2. Le sue acque sono fangose poiché contengono sedimenti vulcanici, ma anche perché vi finiscono le acque di scolo della capitale. Il lago Cocibolca (o Nicaragua), posto al centro della Grande Depressione, con i suoi 8430 km2 è il più grande dell'America Latina, è ricco sia come fauna che come flora. In esso vive persino una qualità particolare di pescecane ed una di pescesega (gli unici al mondo in acqua dolce). All'interno del Cocibolca vi sono oltre quattrocento isole ed isolotti. Un tempo questi due laghi (che comunicano fra loro attraverso il fiume Tipitapa) costituivano un'insenatura della costa del Pacifico, ma l'accumulo di materiale dovuto all'intensa attività vulcanica li ha separato progressivamente dall'oceano.

Il Cocibolca si trova proprio al centro della Grande Depressione e, rispetto al livello del mare, è ad un'altezza di 34 m; in rapporto al vicino Xolotlán, tende costantemente ad abbassarsi, il che testimonia che il processo di "affondamento" del versante caraibico è tuttora in atto. La maggior parte degli altri laghi presenti sul versante del Pacifico è d'origine vulcanica.

MONETA

Il córdoba nicaraguense (codice ISO 4217: NIO) è la valuta ufficiale del Nicaragua. È divisa in 100 centavo.

POPOLAZIONE

Pur essendo Il paese più vasto dell'America centrale, il Nicaragua è uno dei meno popolosi, con una relativamente modesta, anche se in aumento, densità demografica media (circa 35 ab. per kM2). Oltre i meticci che rappresentano tre quarti della popolazioni e bianchi, 10%, Nicaragua è abitata dai discendenti di schiavi giamaicani portati dagli inglesi (principalmente sulla costa orientale) e degli abitanti indigeni del Nicaragua; indios Niguiranos, Chorotegas, Chontales e Caribi.

A nord-est vivono i Misquitos, che discendono dai Carabi e dagli schiavi neri. Sono stati proprio i Misquitos tra i più colpiti dal conflitto che ha tormentato a lungo il Nicaragua, perché proprio sulle alture nord-orientali si concentrò gran parte dello scontro tra governo e guerriglia.

Religione predominante è quella cattolica, cui appartiene l'88% della popolazione; il resto è rappresentato da seguaci di varie confessioni protestanti. La lingua ufficiale è lo spagnolo.

SCHEDA TECNICA

Capitale: Managua      
Popolazione:
5.483.447 (al 31.12.2005)
Superficie: in kmq 130.668
Fuso orario: -7 ore; - 8 ore quando in Italia vige l’ora legale
Lingue:  spagnolo; diffuso l’inglese, sulla Costa Atlantica viene parlato il dialetto miskito.
Religioni: la maggior parte della popolazione è di religione cattolica.
Moneta: il Cordoba
Prefisso dall’Italia: 00505 + prefisso rete cellulare senza lo zero

STORIA

La scoperta occidentale

Fu raggiunto per la prima volta dagli Spagnoli nel 1523 e fra il 1524 e il 1529 venne invaso da conquistadores in lotta fra di loro, nonché contro gli indigeni. Nel 1529 fu diviso fra i conquistadores usciti vincitori.

Indipendenza

Nel 1538 divenne parte del Viceregno di Nuova Spagna, in seguito passò sotto il controllo dell'Impero Messicano, per poi conquistare l'indipendenza, da prima, nel 1821, come parte delle Province Unite dell'America Centrale, in seguito come repubblica indipendente (1838). Il XIX secolo fu caratterizzato da guerre civili e dall'alternarsi di governi conservatori e liberali.

Storia contemporanea

Fra il 1912 e il 1933 il Nicaragua fu occupato militarmente dall'esercito statunitense, che fu costretto ad abbandonare il paese come conseguenza della guerriglia guidata da Augusto César Sandino. Quest'ultimo divenne poi governante del paese insieme al filo-statunitense Anastasio Somoza García e a Juan Bautista Sacasa. Dopo l'uccisione di Sandino da parte di membri della Guardia Nacional nel 1934, Anastasio Somoza García divenne capo indiscusso dello stato. Morì il 21 settembre 1956, ucciso dal marxista Rigoberto López Pérez, il quale venne a sua volta ucciso dai colpi che giunsero in risposta. A Anastasio Somoza García successe il figlio, Luis Somoza Debayle.

A partire dal 1961 operò in Nicaragua il Frente Sandinista de Liberacion Nacional, movimento guerrigliero di ispirazione marxista, che prendeva il suo nome da Augusto César Sandino; Luis Somoza Debayle, sotto pressione, fu costretto ad annunciare libere elezioni per il 1963 e a vietare che membri della propria famiglia gli succedessero. Ciononostante, quando nel 1967 lui morì, il suo posto fu preso dal fratello Anastasio Somoza Debayle. Dopo essere stata sconfitta grazie all'aiuto statunitense, la guerriglia sandinista riprese con più vigore nel 1972, anche grazie al supporto cubano e sovietico. Fu dichiarata la legge marziale e il Nicaragua scivolò poi nella guerra civile. Quando, nel 1979, a Somoza venne definitivamente a mancare l'appoggio statunitense, anche a causa delle atrocità commesse contro civili, i sandinisti presero il potere.

Il 4 novembre 1984 si tennero elezioni giudicate regolari dagli osservatori internazionali, che vennero tuttavia contestate dall'amministrazione statunitense. Fra il 1980 e il 1989 furono attivi gruppi di militari denominati Contras, in gran parte vecchi membri della Guardia Nacional fedele a Somoza; questi furono finanziati illegalmente dagli Stati Uniti, cosa che innescò lo scandalo Iran-Contras (detto anche "Irangate"). Nel 1989, dopo il cessate il fuoco fra governo e ribelli e la reintegrazione di questi ultimi nella società, furono indette nuove elezioni, che, contro ogni aspettativa, furono vinte in maniera schiacciante dal partito identificabile con i Contras.

Le elezioni presidenziali del 2006, dopo 16 anni dalle elezioni che segnarono la fine della rivoluzione sandinista, sono state vinte da Daniel Ortega, l'ex guerrigliero che ora guida un'alleanza tra il Fronte sandinista di liberazione (Fsln) e una parte della destra.