Il clima del Giappone è generalmente temperato ma varia a volte in modo sensibile da nord a sud. La stagione delle piogge inizia a maggio ad Okinawa. Fondamentalmente è possibile dividere l'arcipelago in sei distinte zone:
Ecco qui di seguito una tabella che indica le temparature e le precipitazioni di Tōkyō.
Le più importanti celebrazioni giapponesi sono il Capodanno, che si festeggia dal 29 dicembre al 6 gennaio con grande entusiasmo da parte degli abitanti, che in tale occasione accorrono numerosi nei luoghi sacri indossando il tipico abito di queste terre, il kimono, e la Settimana d'Oro, che va dal 27 aprile al 6 maggio ed acclude la Festa Verde, la Festa della Costituzione e la Festa dei Bambini.
La Festa degli Adulti , si celebra il 15 gennaio e consiste in cerimonie in onore dei ragazzi che hanno raggiunto la maggiore età (20 anni); in questa stessa giornata si festeggia anche la fine dell'inverno lanciando fagioli tra canti e balli propiziatori.
L'Hanami, la contemplazione degli alberi in fiore, tale festa dura da febbraio ad aprile.
La Tanabata Matsuri, o Festa delle Stelle, tale festività, che cade il 7 luglio, nasce da una leggenda cinese per commemorare un amore ormai lontano o per vivere una serata dedicata esclusivamente al nuovo amore.
L'O Bon, o Festa dei Morti, tra metà luglio e agosto, durante la quale lanterne accese vengono lasciate galleggiare sui fiumi, sui laghi e sul mare a rappresentare il ritorno dei defunti all'aldilà.
Il Gion Matsurai di Kyoto, il 17 luglio, celebrato con processioni di carri ornati a festa trasportati a mano.
L'Equinozio di Primavera, che consiste in una settimana, chiamata Higan, durante la quale vengono celebrate nei templi particolari funzioni religiose in memoria dei defunti.
Tra le altre festività ricordiamo il Giorno del Mare ( 20 luglio), il Giorno del rispetto per gli anziani ( 15 settembre), l'Equinozio d'autunno ( 23 settembre), il Giorno della salute e dello sport ( 10 ottobre), il Giorno della Cultura ( 3 novembre), la Festa del Ringraziamento del lavoro ( 23 novembre), l'Anniversario dell'Imperatore ( 23 dicembre).
Il Giappone, essendo popolato da quasi 128 milioni di persone e con una superficie di 377.835 km² ha di conseguenza un'alta densità demografica pari a 335 abitanti/km². Questo ha portato alla creazione di enormi megalopoli, a partire dalla capitale Tōkyō, che ospita 12 milioni di abitanti nella prefettura, ma che negli anni ha formato un'enorme megalopoli con le città circostanti di 27 milioni di abitanti.
Lo yen è la valuta usata in Giappone. In giapponese si pronuncia solitamente "en" (hiragana: えん), ma la pronuncia "yen" è quella comunemente usata in italiano ed altre lingue occidentali. I codici ISO 4217 per lo yen sono JPY e 392. Il simbolo latinizzato è ¥, mentre in giapponese si scrive con il kanji 円.
Lo yen fu introdotto dal governo Meiji nel 1872 in un sistema monetario simile a quello europeo; lo yen sostituì il sistema monetario eccessivamente complesso del periodo di Edo. la nuova legge monetaria del 1871 introdusse un sistema di suddivisione decimale; la valuta viene così suddivisa: yen (1, 圓), sen (1/100, 錢), e rin (1/1000, 厘). Le monete diventano rotonde e di metallo come in occidente. (Il sen ed il rin furono ritirati dalla circolazione nel 1954.) Quando si indica una grande quantità di yen si usa abbreviarli nella divisa non ufficiale man (che significa "dieci mila") che corrisponde a 10.000 yen; allo stesso modo è valutato negli Stati Uniti arrotondandolo alle migliaia (cosa dovuta dall'esiguo valore dello yen). Lo yen è legalmente definito come 0,8667 once Troy (26,956 g) di argento. La legge ha inoltre spostato il sistema valutario Giapponese nel Gold standard.
I giapponesi sono una popolazione la cui origine è tuttora discussa. Hanno un colorito giallo bruno pallido, statura media, corporatura robusta, capelli e occhi scuri. Il censimento della popolazione è stato introdotto in Giappone nel 1920 e si svolge ogni cinque anni (l'ultimo dato disponibile al momento è relativo al 1995). Inoltre, ogni anno viene rilasciata una stima ufficiale, basata sulle tendenze evidenziate dal censimento (l'ultimo dato disponibile al momento è relativo al 1999).
Nel 1872, anno di cui è disponibile una prima stima della popolazione, in Giappone vi erano poco meno di 35 milioni di abitanti. L'ultimo censimento assomma a 125,5 milioni, mentre l'ultima stima ufficiale è 126,6 milioni. Come numero di abitanti, il Giappone è al settimo posto nel mondo, dopo Cina, India, Russia, Stati Uniti, Indonesia e Brasile.
Per quanto riguarda la densità, si è passati dalle 91,2 persone per km² del 1872 alle 336,8 del censimento, fino alle 339,8 dell'ultima stima. La densità media della popolazione deve essere ricondotta agli 80.000 km² di pianure, il che la fa salire vertiginosamente.
In Giappone ci sono 11 città con oltre un milione di abitanti. Infatti, il 78% della popolazione vive in città. La migrazione verso le aree urbane assume un grande rilevo negli anni '60 e si concentra verso le tre maggiori aree metropolitane di Tokyo, Osaka e Nagoya, che raccolgono oggi circa il 44% della popolazione, mentre l'area di Tokyo, unica meta del flusso migratorio a partire dagli anni '80, rappresenta il 24% della popolazione totale.
Lo spettro della sovrappopolazione ha assillato a lungo il paese e ha portato all'ingegnosa valorizzazione delle regioni di montagna e litoranee, alla colonizzazione di Hokkaidou a partire dal periodo Meiji (1868-1912), all'emigrazione in entrambe le Americhe (ancora 16.000 persone tra il 1947 e il 1956) o in Australia (fino alla Seconda Guerra Mondiale) e, infine, a una politica di limitazione delle nascite (legge eugenetica del 1948).
Ora il tasso di crescita della popolazione è quasi nullo e alcune prefetture hanno già una crescita negativa. Il tasso di crescita più alto si è avuto nel 1974 (+1,27%).
Il calo del tasso di crescita è dovuto al declino della natalità. Nel 1934 e nel 1947 vi erano 34 nati ogni 1.000 abitanti, nel 1960 si scende a 17, nel 1974 si ha un picco (18,6), poi nel 1980 si scende a 15 e ora siamo appena sopra gli 11. Ci si aspetta che la popolazione giapponese raggiunga il massimo nel 2013 (136 milioni), per poi diminuire gradualmente.
Per quanto riguarda la struttura della popolazione, la tipica forma a piramide è stata ormai soppiantata da una suddivisione più uniforme nelle varie fasce di età, ma presto assisteremo al ribaltamento della piramide, con una preponderanza di anziani oltre i 65 anni. Questi ultimi, attualmente, sono circa il 16,7% ma nel 2020 saranno il 23,6%. Secondo l'ultima stima ufficiale, la classe di età più numerosa è quella tra i 25 e i 29 anni, sia in termini assoluti che relativi, ma presto sarà superata da quella tra i 45 e i 49 anni, un bel salto in avanti per quanto riguarda l'invecchiamento della popolazione.
Capitale: TOKYO
Popolazione: 128.000.000
Superficie: 372.824 Km2
Fuso orario: +8h rispetto all'Italia; +7h quando in Italia vige l'ora legale.
Lingue: Giapponese, Inglese
Religioni: La religione è prevalentemente buddista e shintoista e in una piccolissima percentuale cristiana
Moneta: Yen (JPY)
Prefisso telefonico dall’Italia: 00 81 + il prefisso della bitta senza lo 0 + il numero di telefono.
Prefisso telefonico per l’Italia: per effettuare una chiamata internazionale dal Giappone in Italia da telefono fisso, il numero da comporre prima del prefisso internazionale (39) varia a seconda della compagnia che si intende utilizzare (in Giappone le compagnie private sono moltissime). I prefissi più utilizzati sono: 001+39; 061+39; 0033010+39 seguiti dal numero telefonico italiano comprensivo di prefisso. Anche per quel che riguarda i telefoni cellulari, il numero da comporre prima del prefisso internazionale varia a seconda della compagnia utilizzata (le più comuni sono DOCOMO, Vodafone e AU). E’ quindi necessario prendere informazioni in merito presso i punti vendita del cellulare acquistato o noleggiato.
Le informazioni più lontane a noi provengono da resoconti cinesi e giapponesi, che contengono buona parte delle narrazioni sull’origine dell’impero giapponese. Quest’ultimo è stato collocato nel 660 a.c. e a esso sarebbe appartenuto Jimmu Temo, un presunto discendente della dea del sole. I primi insediamenti risalgono al 10.000 a.c. Tra il terzo secolo a.c. e il sesto secolo d.c. si diffuse la cultura Yoyoi.
Il Kunfu è un tumulo che risale al quarto secolo d.C., segnava le tombe di sovrani e nobili deceduti. Uno di questi fu Yomato che rafforzò la nazione, ideò la religione scintoista e la proclamò religione di stato. Questo favorì la diffusione del buddismo in tutta la nazione.
Durante l’impero Shomu, il Giappone conobbe un grande sviluppo culturale, infatti regnarono le dinastie Tang e il Giappone divenne una mappa di rilievo sulla Via della Seta. L’imperatore proclamò Heian Kyo,la nuova capitale del Giappone.
In questo periodo il Giappone godette per 350 anni di pace e prosperità. Dopo di esso gli imperatori cominciarono a delegare parte del potere a dei subordinati e così nacquero nuove famiglie importanti. Inoltre, in quel periodo ci fu un vasto sviluppo letterario. Una cosa di molta importanza fu che in quest’epoca nacquero i primi famosissimi guerrieri samurai. Quest’ultimi avevano il compito di amministrare e difendere i latifondi dell’aristocrazia. Si formarono in seguito fazioni i cui rispettivi capi erano molto rivali: Taira e Minamoto i quali provocarono due guerre civili in cui vinsero i Taira. Però il loro dominio non durò allungo, infatti, Minamoto Yaritomo conquistò il potere e mise fine all’amministrazione imperiale e inaugurò una dittatura militare che durò sette secoli
Fra il 1333 e il 1336 Go- Daigo (un vecchi dittatore) cercò di restaurare di nuovo l’amministrazione imperiale, purtroppo però ci furono delle rivolte che gli impedirono questa riforma. In seguito in Giappone sbarcarono i Portoghesi e o lì introdussero la religione cristiana.
L’epoca Edo (1600-1868)
Fra il 1603 e il 1612 si stabilì in Giappone ll feudalesimo con conseguente persecuzione dei cristiani dell’epoca, e l’adozione del confucianesimo come religione ufficiale da parte del governo. In seguito, con i mutamenti delle condizioni sociali ed economiche del paese, la classe mercantile conquistò il potere. Nel 1853 gli Stati Uniti inviarono un trattato d’alleanza con il Giappone.
In questo periodo il governo dell’imperatore Mutsuhito designò il suo regno come “Meji” ovvero “regno illuminato”. Questo regno mirava a far diventare il Giappone una potenza mondiale. Sotto la supervisione del governo si cominciò un rapido processo di industrializzazione. Una nuova costituzione, che fu promulgata nel 1889, prevedeva che i poteri dell’imperatore fossero preservati. Egli aveva la facoltà di emanare leggi, di dichiarare guerra e proclamare la pace. Questo comprendeva una nuova costituzione, che prevedeva una Dieta, composta da una camera di 363 membri e da una camera bassa di 463 membri. I poteri dell’imperatore furono accuratamente preservati, ed egli aveva la facoltà di emanare leggi e il potere esclusivo di dichiarare guerra e proclamare pace. L’impero, verso il 1879, intraprese un’aggressiva politica estera. Ebbe dei conflitti con la Cina e questo provocò la guerra “Sino- Giapponese” (1894-1895) in cui il Giappone prevalse pesantemente sulla Cina. Quindi la Cina cedette al Giappone l’isola di Formosa o Taiwan e le isole Pescadores, pagando una forte somma di denaro. Inoltre nel 1904, il Giappone interruppe le relazioni diplomatiche con la Russia e ebbe luogo la guerra russo-giapponese.
All’imperatore Meiji succedette nel 1912,Tashio, che era gravemente malato di mente. Nell’agosto 1914 scoppiò la prima guerra mondiale con il Giappone a fianco degli Alleati, che occuparono le isole tedesche del Pacifico. Il trattato di pace che concluse la prima guerra assegnò al Giappone quelle isole del Pacifico ed il Giappone entrò a far parte della “società delle nazioni” dopo la conferenza di Washington del 1922.
LA PRIMA EPOCA SHOWA (1926-1945) E LA SECONDE GUERRA MONDIALE
Nel 1926 Hiroito salì al trono adottando il termine Showa (che significa “pace illuminata”) come designazione ufficiale del suo regno, ma quando Tanaka Giichi divenne primo ministro fu ripresa la politica aggressiva verso la Cina, data la necessità di nuovi mercati e nuovi spazi per la popolazione giapponese che si era raddoppiata nell’ultimo anno. Cercò di nuovo di appropriarsi di alcuni territori cinesi, ma quando la società delle nazioni invitò il Giappone a rinunciare alle sue ostilità contro la Cina, abbandonò la società stessa e minacciò di conquistare sia Pechino che Tianji. Nel maggio 1933, la Cina fu costretta a riconoscere la conquista giapponese e a firmare una tregua. Con lo scoppiò della seconda guerra mondiale il Giappone ebbe l’opportunità di espandersi verso il sud-est asiatico. L’invasione dell’Indocina francese suscitò l’ostilità degli Stati Uniti che posero il divieto di commerciare col Giappone. Il 7 dicembre 1941 il Giappone sferrò senza preavviso un attacco aereo contro le Hawaii, alla principale base navale americana. Gli stati Uniti, così insieme all’URSS dichiarano guerra al Giappone. In questa sanguinosa guerra si combatté molto per mare(con due sconfitte da parte del Giappone) e alla fine, il 6 agosto ’45 dagli USA e fu lanciata la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima e tre giorni dopo sulla città di Negosaki. Nel 14 agosto il Giappone accettò le condizioni degli alleati e firmò una resa formale. Tutte le isole del Pacifico appartenenti al Giappone vennero occupate dagli Stati Uniti con un’amministrazione fiduciaria da parte dell’ONU.
LA TARDA EPOCA SHOWA (1945-1989)
Un’importante riforma avvenuta in quest’epoca fu il diritto per le donne e una riforma agraria per il ristabilimento dell’economia di pace. Dopo vari trattati di pace con gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica il Giappone riacquistò il potere iniziale e divenne una nazione liberaldemocratica.