La temperatura non è mai un problema quando si organizza un viaggio alle Isole Vergini, dato che i picchi diurni più alti durante tutto l'anno sono compresi tra i 22 e i 27°C e gli alisei mantengono bassa l'umidità, mentre le correnti caraibiche riscaldano l'acqua del mare. Nei mesi più umidi, da settembre a novembre, piove poco, con una media di circa cinque giorni di pioggia al mese. Le isole sono facilmente soggette ad uragani, che possono colpire in qualsiasi momento nel periodo tra luglio e ottobre, quindi informatevi sulle condizioni meteorologiche se decidete di visitare le isole in questo periodo.
Le Isole Vergini Americane, come puntini da unire in un gioco enigmistico, si trovano 1770 km a sud-est di Miami, nelle acque tranquille dove l'Oceano Atlantico si unisce al Mar dei Caraibi. La maggior parte delle 50 e più isole, isolotti e rocce sporgenti che formano il territorio è raggruppata intorno a St Thomas (83 kmq) e St John (52 kmq), 65 km a est di Portorico e appena a sud-ovest delle Isole Vergini Britanniche. St Thomas e St John sembrano unirsi a forma di conchiglia, divise soltanto dal Pillsbury Sound (3km). La loro lontana sorella maggiore St Croix, è ben ferma nel Mar dei Caraibi, 72 km a sud, e copre una superficie di 212 kmq.
Il paesaggio delle Isole Vergini include fitte foreste subtropicali (come sulle colline di St John) e distese di paludi costiere ricoperte di mangrovie. Tra gli alberi del luogo si trovano i kapok (i cui semi hanno un guscio dalla fibra setosa che viene usato come imbottitura di cuscini e giubbotti salvagente), zucche a fiasco e una pianta chiamata teylerpalm dalle cui fronde delicate si producono scope; in passato servivano per costruire reti per i pesci. Le piante del fuoco del Madagascar illuminano il paesaggio insieme alle bougainvillee e ai gelsomini rossi.
Gli animali più comuni sono topi, manguste, asini e lucertole. Le manguste furono introdotte per uccidere i topi ma, visto che i topi escono allo scoperto di notte e le manguste vivono di giorno, il piano fallì. Sfortunatamente le manguste hanno sviluppato un gusto per le uova deposte dalle dermochelidi coriacee in via di estinzione, dalle tartarughe embricate e dalle tartarughe verdi. L'uccello più insolente delle isole è il bananaquit, un volatile dal petto giallo, amante dello zucchero, che farà di tutto per piombare sulla vostra colazione. Tra le altre specie troviamo i colibrì, gli aironi, gli aironi bianchi e i falchi.
La temperatura non è mai un problema quando si organizza un viaggio alle Isole Vergini, dato che i picchi diurni più alti durante tutto l'anno sono compresi tra i 22 e i 27°C e gli alisei mantengono bassa l'umidità, mentre le correnti caraibiche riscaldano l'acqua del mare. Nei mesi più umidi, da settembre a novembre, piove poco, con una media di circa cinque giorni di pioggia al mese. Le isole sono facilmente soggette ad uragani, che possono colpire in qualsiasi momento nel periodo tra luglio e ottobre, quindi informatevi sulle condizioni meteorologiche se decidete di visitare le isole in questo periodo.
Il dollaro statunitense è la valuta ufficiale degli Stati Uniti d'America. È anche ampiamente utilizzato come valuta di riserva al di fuori degli Stati Uniti.
La popolazione di Isole Vergini Americane, come valutato in 2006, è 108.700.
Capitale: CHARLOTTE AMALIE
Popolazione: 101.900
Superficie: 344 km2
Fuso orario: -5 h rispetto all'Italia; - 6 h quando in Italia vige l'ora legale.
Lingue: Inglese
Religioni: Protestante.
Moneta: dollaro USA
Prefisso per l'Italia: 01139
Prefisso dall'Italia: 001-3
Originariamente abitate da varie tribù amerindie (ciboney, caribi e aruachi), le isole Vergini furono così chiamate, in onore di Sant'Orsola e delle sue seguaci vergini, da Cristoforo Colombo, che le raggiunse durante il suo secondo viaggio (1493). Nei tre secoli successivi furono occupate da spagnoli, inglese, olandesi, francesi nonché, da ultimo, danesi.
Nel 1672, infatti, la Compagnia danese delle Indie occidentali prese possesso dell'isola di Saint Thomas. Nel 1694 venne invece occupata Saint John, mentre nel 1733 Saint Croix venne acquistata dalla Francia. Nel 1754 le isole divennero una colonia danese con il nome di Jomfruøerne. Per tutto il XVIII e i primi decenni del XIX secolo l'economia isolana si resse sulla coltivazione della canna da zucchero, realizzata sfruttando il lavoro di schiavi importati dall'Africa. Al 3 luglio 1848 risale l'abolizione della schiavitù, ottenuta grazie all'intevento dell'allora governatore Peter von Scholten.
Questo drastico cambiamento, tuttavia, rese il sistema economico delle Vergini molto debole, tant'è che nei successivi decenni il governo danese si trovò costretto ad effettuare significativi trasferimenti di denaro a favore delle autorità locali. Nel 1867 venne stipulato un trattato con gli Stati Uniti, mai reso efficace, che prevedeva la vendita agli statunitensi di Saint Thomas e Saint John.
Lo scoppio della prima guerra mondiale e, in particolare lo svilupparsi del conflitto sottomarino tra tedeschi e alleati, resero impossibili i collegamenti tra le isole e la Danimarca. Fu così che gli Stati Uniti, temendo un possibile attacco tedesco, proposero al governo danese di vendere le Vergini. Dopo alcuni mesi di negoziazioni, si stabilì il prezzo di vendita: 25 milioni di dollari. Si pensa che la Danimarca abbia forse subito alcune pressioni nell'accettare la vendita: del resto, i danesi temevano che, nel caso di un'invasione tedesca dello stato danese, gli Stati Uniti potessero occupare le isole. Oltretutto, il costo del mantenimento della colonia rendeva favorevoli alla cessione pressoché tutti i membri del parlamento danese. Il passaggio divenne definitivo il 17 gennaio 1917 e gli statunitensi presero possesso delle isole il 31 marzo dello stesso anno. Nel 1927 agli isolani venne concessa la cittadinanza statunitense.
Water Island, una piccola isola a sud di Saint Thomas, non era inclusa nell'atto di vendita originario. Essa, infatti, rimase possedimento della Compagnia danese delle Indie occidentali sino al 1944, quando venne acquistata dagli Stati Uniti per 10.000 dollari. Inizialmente amministrata dal governo federale degli USA, Water Island divenne parte dell Isole Vergini americane solo nel 1996.