Informazioni Generali

CLIMA

Il clima del Sudafrica è notevolmente vario in rapporto sia alla grande estensione territoriale, sia all'altitudine, sia all'esposizione al mare. La latitudine subtropicale e il profondo influsso marittimo sono all'origine del clima mediterraneo che caratterizza la parte meridionale del territorio, dove le temperature sono miti e le precipitazioni superano i 600 mm; le piogge sono legate all'avanzata di fonti freddi di origine antartica durante l'inverno, mentre quasi tutto il resto dell'Africa australe nello stesso periodo è sovrastato da un'area anticiclonica che impedisce l'afflusso di masse d'aria umida degli oceani circostanti.

Al contrario, d'estate, quando in ambito continentale si instaurano condizioni di bassa pressione, le masse d'aria umida provenienti dall'Oceano Indiano al seguito dell'aliseo di sud-est investono le coste orientali e la Grande Scarpata irrorandole di abbondanti precipitazioni (1000-1500 mm). In particolare il Natal gode di un clima caldo umido, che fa di questa provincia l'area più favorevole alla coltivazione di colture tropicali.

Man mano che si prosegue verso l'interno le precipitazioni diminuiscono: sugli altopiani si aggirano sui 500-800 mm annui. In modo più netto si riducono proseguendo verso ovest fino a toccare i 60 mm a Port Nolloth, sull'Atlantico. Le escursioni termiche, sensibili sugli altopiani, sono alquanto contenute sulle coste.

FESTIVITA'

Le festività religiose seguono il nostro tradizionale calendario cristiano: Natale, il 25 dicembre; Santo Stefano, il 26 dicembre; Pasqua, la cui data varia di anno in anno.

Tra le festività laiche annoveriamo la Festa della Famiglia, tra marzo ed aprile; la Festa del Fondatore, il 6 aprile; la Festa del Lavoro, il 1° maggio; la Festa della repubblica, il 31 maggio; la Festa del Voto, il 16 dicembre; la Festa della Gioventù, il 16 giugno.

GEOGRAFIA

La Repubblica del Sudafrica è uno stato dell’Africa Meridionale, le cui coste sono bagnate dall'Oceano Atlantico e da quello Indiano. Il territorio è occupato per gran parte da un vasto altopiano che, in generale, s'innalza verso ovest, raggiungendo altitudini comprese tra i 900 e i 1.800m e che, nel settore sud orientale, è dominato dai monti dei Draghi (Drakensberg), sui quali svetta il Njesuthi (3.408 m), il più alto del paese. Dai monti dei Draghi si diramano in diverse direzioni altri sistemi montuosi, tra cui spiccano quelli di Stormberg, Nieuwveld e Sneeuwberg. A ridosso dell'Oceano Indiano il territorio digrada bruscamente sia verso sud che verso est, lasciando spazio a una stretta pianura costiera. Anche a occidente il territorio che si affaccia sull'Oceano Atlantico è scosceso, ma la pianura lungo il litorale è più ampia. E nel variegato paesaggio sudafricano ci sono anche delle regioni desertiche: la parte settentrionale e quella occidentale sono infatti occupate rispettivamente dal deserto del Kalahari e del Namib. Il più importante corso d'acqua è l'Orange, il cui principale affluente è il Vaal, che segna la frontiera con la Namibia e attraversa il paese da est a ovest sfociando nell'Oceano Atlantico. Un altro importante fiume è il Limpopo, che separa il Sudafrica dal Botswana prima di gettarsi nell’Oceano Indiano.

Morfologia 

Il territorio sudafricano è in gran parte formato da altopiani, il cosiddetto Alto Veld. Verso le coste l'altopiano presenta un orlo rialzato, detto Grande Scarpata, che si articola in diverse catene montuose separate da aree livellate dall'erosione (il principale agente modellatore del territorio, che non fu più interessato da ingressioni marine importanti dopo il Paleozoico). La Scarpata include a sud-ovest massicci isolati, come Table Mountain (1.914 m), un massiccio di arenaria che incombe su Città del Capo; a est e a nord si sviluppa invece in catene montuose importanti come i monti Drakensberg (Monti dei Draghi), caratterizzati da effusioni basaltiche e cime che toccano altezze superiori ai 3000 m, e le catene degli Swartberg e Langeberg. Al di là della Scarpata si estende la pianura alluvionale costiera detta Basso Veld, salvo nella zona della Penisola del Capo, dove le formazioni rocciose giungono direttamente all'Oceano in una successione di promontori con coste a falesia. Il centro del paese è in gran parte occupato dai bacini semi-desertici del Grande e Piccolo Karoo, che sfumano a nord-ovest nel deserto del Kalahari, condiviso da Sudafrica e Namibia.

Da un punto di vista geologico, il territorio del Paese poggia su uno zoccolo di rocce cristalline del Precambriano, venate da importanti filoni auriferi e uraniferi (concentrati nella regione del Witwatersrand, in Transvaal). Il Karoo ricopre questo zoccolo con sedimenti di età paleozoica e mesozoica in alcuni punti fino a 7.000 m di profondità; anche questi sedimenti hanno un'importanza economica, essendo non raramente ricchi di carbone.

Idrografia 

Idrograficamente, il Sudafrica è diviso in diversi bacini, ma tributa essenzialmente nell'Oceano Atlantico. Il fiume più importante è l'Orange (1860 km) a ovest, che nasce dal Lesotho e il cui vasto bacino (1.020.000 km²) corrisponde a buona parte degli altopiani; il fiume segna anche un tratto del confine con la Namibia. Il corso del fiume è però accidentato da rapide e cascate che ne rendono difficile la navigazione. Tra gli affluenti dell'Orange hanno una certa importanza il Vaal (1.200 km) e il Molopo (circa 1.000 km) che segna per lungo tratto il confine col Botswana ma è quasi sempre asciutto.

Nell'Oceano Indiano sfocia invece il Limpopo (1600 km), che divide il Paese dal Botswana; anch'esso impossibile da navigare. Gli altri fiumi nascono in genere nella Grande Scarpata e presentano un andamento normale alla costa; fra i molti è celebre il Tugela che si origina sulle Drakensberg, ai confini col Lesotho, e forma le cascate omonime.

Tra i laghi del Sudafrica vi sono il Grootvloer, formato dal fiume Sak (che però è pressoché asciutto per gran parte dell'anno) e il lago Saint Lucia nei pressi di Durban.

Fanno parte del Sudafrica anche diverse isole, tra cui le Isole del Principe Edoardo, circa 1.770 km a sud-est di Port Elizabeth, e numerose minori lungo la costa.

MONETA

Il Rand è la valuta ufficiale del Sudafrica fin dalla sua indipendenza nel 1961. Il nome viene dal Witwatersrand ("spartiacque d'acqua bianca" in Afrikaans) dove nell'Ottocento si sviluppò la corsa all'oro africana. Il codice ISO 4217 è ZAR

Le prime banconote portavano l'immagine di Jan van Riebeeck, il primo amministratore olandese di Città del Capo. Negli anni ottanta, le banconote vennero ridisegnate con immagini di animali indigeni quali: rinoceronte, leone, leopardo, bufalo, elefante (i Big Five) e altri. Le banconote sono stampate in tutte le undici lingue ufficiali della Repubblica.

Il Rand è usato anche come valuta comune nei paesi della Comunità di Paesi dell'Africa Meridionale.

Il valore attuale di un rand è pari a circa 12 centesimi di euro.

POPOLAZIONE

Il Sudafrica ha 45 milioni di abitanti. Sin dall'Età della Pietra, il Sudafrica è stato meta di flussi migratori provenienti dalle altre regioni del continente. In epoca contemporanea questo territorio è stato oggetto delle colonizzazioni britannica, olandese e tedesca e ha accolto numerosi immigrati asiatici. Oggi il Sudafrica è un paese multirazziale e meticcio, con una maggioranza nera che per decenni è stata vittima di discriminazione. Benché l'apartheid sia ufficialmente terminato nel 1994, la popolazione autoctona continua a subire profonde discriminazioni in termini di disuguaglianza economica e sociale, cui si aggiungono le pesanti conseguenze della diffusione dell'AIDS. Tuttora i neri vivono nei quartieri ghetto delle città, mentre i bianchi sono la classe dirigente. Le ricchezze non sono infatti distribuite in modo equo tra bianchi e neri.

 

SCHEDA TECNICA

Nome completo: Repubblica del Sudafrica
Nome ufficiale: Republic of South Africa (inglese)

Republiek van Suid-Afrika (afrikaans)
IRiphabliki yeSewula Afrika (isiNdebele)
IRiphabliki yaseMzantsi Afrika (isiXhosa)
IRiphabliki yaseNingizimu Afrika (isiZulu)
Rephaboliki ya Afrika-Borwa (sepedi)
Rephaboliki ya Afrika Borwa (sesotho)
Rephaboliki ya Aforika Borwa (setswana)
IRiphabhulikhi yeNingizimu Afrika (siSwati)
Riphabu
iki ya Afurika Tshipembe (tshivenda)
Riphabliki ra Afrika Dzonga (xitsonga)
 
Lingua ufficiale: Afrikaans, Inglese, Zulu, Xhosa, Swazi, Ndebele, Sesotho, Sesotho del nord, Tsonga, Tswana, Venda
Capitale: Città del Capo (legislativa)
Pretoria (amministrativa)
Bloemfontein (giudiziaria)  (2.900.000 (Città del Capo)
 ab.)
Politica
Governo: Repubblica
Capo di stato: Thabo Mbeki
Capo di governo:  
Indipendenza: Dal Regno Unito
31 maggio 1910
Ingresso nell'ONU: 7 novembre 1945 1
Superficie
Totale: 1.220.813 km²  (24º)
 % delle acque: 0 %
Popolazione
Totale (2007): 48.502.063 ab.  (26º)
Densità: 39,7 ab./km²  
Geografia
Continente: Africa
Fuso orario: UTC +2
Economia
Valuta: Rand
PIL (PPA)  (2006): 618.125 milioni di $  (20º)
PIL procapite (PPA)  (2005): 12.161 $  (55º)
ISU  (2005): 0,674 (medio)  (121º)
Energia: 
Varie
TLD: .za
Prefisso tel.: +27
Sigla autom.: ZA
Inno nazionale: Nkosi Sikelel' iAfrika/Die Stem van Suid-Afrika
Festa nazionale: 27 aprile

STORIA

Secondo la moderna paleoantropologia, il Sudafrica fu probabilmente la "culla dell'umanità"; qui (soprattutto nella zona del Transvaal) si sono infatti trovati fossili di australopiteci, Homo habilis, Homo erectus e Homo sapiens sapiens. Intorno a 10.000 anni fa, questa regione era abitata principalmente dai San o "boscimani" (a cui si devono molte pitture rupestri conservate in diversi siti archeologici del Paese), a cui si unirono in tempi più recenti (circa 2000 anni fa) i Khoikhoi ("ottentotti"). Ancora più recentemente (fra il 200 e il 400) giunsero dal nord le popolazioni bantu degli Zulu e degli Xhosa, che si insediarono nella parte orientale e nordorientale del paese. 

Nel 1486, l'esploratore portoghese Bartolomeu Dias oltrepassò il Capo di Buona Speranza, aprendo la via marittima dall'Europa all'India. Furono però gli olandesi della VOC i primi a creare un insediamento stabile in Sudafrica, nel 1652, fondando quella che sarebbe poi diventata Città del Capo. I coloni (detti boeri, "contadino" in olandese) diedero vita a una comunità attiva e prosperosa (la Colonia del Capo) che giunse a controllare tutta la parte meridionale del paese fino al Fish River, nei pressi dell'odierna Port Elizabeth.

In seguito all'avanzata napoleonica in Europa, con la successiva caduta dell'Olanda, gli inglesi occuparono la Colonia del Capo alla fine del XVIII secolo. L'occupazione britannica portò molti boeri a mettersi in marcia verso nord, alla ricerca di nuove terre, in una migrazione che prese il nome di Grande Trek. I voortrekker giunsero a fondare una serie di piccole repubbliche boere, in seguito unitesi nello Stato Libero di Orange e nella Repubblica del Transvaal. Anche queste repubbliche furono in seguito annesse dall'Impero Britannico, che a cavallo fra il XIX e il XX secolo unificò tutto l'odierno Sudafrica attraverso una serie di Guerre Boere. La cosiddetta "Unione Sudafricana" fu formalmente costituita come dominion all'interno del Commonwealth; il diritto di voto fu però concesso esclusivamente ai cittadini di razza bianca.

Il Sudafrica ottenne piena indipendenza nel 1931, partecipando alla Seconda Guerra Mondiale a fianco degli alleati. Nel 1948, il partito di maggioranza, il National Party, instaurò il regime di segregazione razziale noto come apartheid, durante il quale la popolazione nera (che era ancora esclusa dal suffragio) perse gran parte dei propri diritti civili.

La crescente ostilità internazionale al regime dell'apartheid, insieme al crescere dei movimenti interni di opposizione nera come l'ANC, portò al crollo del sistema nel 1991. Il 27 aprile 1994 si tennero le prime elezioni democratiche con suffragio esteso ai neri, in cui venne eletto il leader dell'ANC Nelson Mandela.