Informazioni Generali

CLIMA

Clima - Il clima dell'Ungheria è continentale della zona temperata. La temperatura media nel mese più freddo, in gennaio, è di –1,3 °C; nel mese più caldo, luglio, è di 23,2 °C. Tuttavia, in agosto - specialmente negli ultimi 3-4 anni - non è raro trovare caldi eccezionali (38-40 °C).
Il clima della capitale: temperatura media annua 12 °C, temperatura massima 34,5 °C, minima -9,2°C, precipitazioni 842 mm.

FESTIVITA'

Le festività religiose seguono il tradizionale calendario cristiano: l’Assunzione, 15 agosto; Tutti i Santi, 1° novembre; l’Immacolata Concezione, 8 dicembre; Natale, 25 dicembre; Santo Stefano, 26 dicembre ; Venerdì Santo, Pasqua, Lunedì di Pasqua, Pentecoste, le cui date variano di anno in anno.
Tra le festività laiche segnaliamo la Festa Nazionale, il 15 marzo, e la Festa del lavoro, il 1° maggio; la Festa della Costituzione, il 20 agosto.

GEOGRAFIA

L'Ungheria si trova al centro dell'Europa continentale ed è priva di sbocchi al mare. Il suo territorio occupa per larga parte la zona settentrionale della Pianura Pannonica, ed è quasi esclusivamente pianeggiante. Il territorio è attraversato dal Danubio che lo divide in due regioni: il Transdanubio, a ovest, e l'Alföld (o Grande Pianura Ungherese), a est.

Nella zona settentrionale del paese vi è una zona montuosa composta da rilievi non molto alti che superano di poco i mille metri, che si snoda da sud-ovest a nord-est per circa 400 km. La prima parte di questa catena prende il nome di Montagne del Transdanubio, ed è costituita dalla Selva Baconia (o catena dei Bakony), che inizia a nord del lago Balaton, seguita dai rilievi di Vértes, di Gerecse e di Pilis che giungono sino all'ansa del Danubio in prossimità della città di Visegrád. La seconda parte prende il nome di Rilievi precarpatici settentrionali, ed è costituita dal massiccio del Börzsöny, seguito dai Monti Mátra, dove si erge la massima elevazione del paese, il Kékes (1.014 m), e infine il massiccio del Bükk (959 m).

I fiumi principali dell'Ungheria sono: il Danubio che segna in parte il confine con la Slovacchia e attraversa tutto il territorio da nord a sud per circa 420 Km, il Tibisco che attraversa l'Alföld da nord a sud per circa 600 km e la Drava lungo il confine con la Croazia.

Il lago Balaton (592 km²) è il più grande lago dell'Europa centrale, si trova nella parte occidentale del paese ai piedi della Selva Baconia, a pochi chilometri a est del Balaton si trova il lago di Velence, che con i suoi 26 km² è il terzo lago del paese per superficie. Altro lago è il lago Fertö (o Lago di Neusiedler) nella zona nord-occidentale al confine con l'Austria. Infine nell'Ungheria settentrionale si trova il lago del Tibisco (in ungherese Tisza-tó), è un bacino artificiale formatosi a seguito della costruzione nel 1980 dell'invaso Kisköre realizzato per il controllo delle piene del Tibisco. Il lago di Tisza-tó con una superficie di 127 km² è il secondo lago del paese.

Le principali città, oltre alla capitale Budapest, sono: Debrecen, Miskolc, Seghedino (Szeged), Pécs (Cinquechiese), Győr, Székesfehérvár (Albareale), Eger, Esztergom (Strigonio).

 

MONETA

Valuta: Fiorino ungherese HUF

POPOLAZIONE

L'Ungheria conta circa 10 milioni di abitanti, pari al 2% della popolazione dell’Unione Europea; oltre il 90% di essi discendono dai magiari, gruppo etnico che si è sviluppato nella pianura del Danubio tra il IX e il X secolo dalla fusione tra le popolazioni ugro-finniche e la popolazione slava e la popolazione degli avari. Le minoranze etniche in Ungheria, non magiare,  sono rappresentate dai Rom, il gruppo più numeroso, che costituisce circa il 6% della popolazione, cui seguono tedeschi (1,6 %), slovacchi (1,1 %), croati e serbi (0,5 %), rumeni (0,2 %). Circa i due terzi della popolazione ungherese si concentra nelle aree urbane di Budapest e delle altre maggiori città (Debrecen, Miskolc, Szeged, Pècs e Gyor). E’ importante ricordare che un numero pari quasi alla metà dell’intera popolazione ungherese vive al di fuori dei confini nazionali, a causa degli effetti del Trattato di Trianon del 1920 e di quelli della rivolta del 1956. Ben 1,45 milioni di essi risiedono in Transilvania, in Romania, e formano la più grande minoranza etnica in Europa. Ad essi si aggiungono altri gruppi di magiari che vivono in Slovacchia, Serbia, Croazia, Slovenia, Austria, oltre ad un numero consistente (oltre un milione) che si sono stabiliti negli USA. Qui, nella cittadina di Cleveland, nell’Ohio c’è una delle più grandi comunità di ungheresi.

SCHEDA

Nome completo: Repubblica d'Ungheria
Nome ufficiale: Magyar Köztársaság
Lingua ufficiale: ungherese
Capitale: Budapest  (1.698.106 ab. / 2006)
Politica
Governo: Repubblica
Presidente: László Sólyom
Primo Ministro: Ferenc Gyurcsány
Indipendenza: 1001 (successivamente dall'Impero austro-ungarico 1918)
Ingresso nell'ONU: 14 dicembre 1955
Ingresso nell'UE: 1° maggio 2004
Superficie
Totale: 93 030 km²  (107º)
 % delle acque: 0,74 %
Popolazione
Totale (2006):
10.076.581[1] ab.  (80º)
Densità: 108 ab./km²  
Geografia
Continente: Europa
Fuso orario: UTC +1
Economia
Valuta: Fiorino ungherese HUF
PIL (PPA)  (2006): 202.009 milioni di $  (47º)
PIL procapite (PPA)  (2007): 20 700 $  (41º)
ISU  (2005): 0,874 (alto)  (36º)
Energia: 0,40  kW/ab.
Varie
TLD: .hu, .eu
Prefisso tel.: +36
Sigla autom.: H
Inno nazionale: Himnusz
Festa nazionale: 15 marzo, 20 agosto, 23 ottobre

STORIA

Alle fine del I secolo a.C. le legioni romane conquistarono la parte a occidente del Danubio dell'attuale Ungheria, la quale divenne la provincia romana della Pannonia. In seguito alle invasioni barbariche, nel VI secolo il territorio venne occupato da vari popoli eurasiatici, sottoposti più tardi al regno degli Avari, popolazione di origine turcica. Il regno degli Avari fu distrutto da Carlo Magno nel 796.

Guidati dal loro capo Arpad, nel 896 gli Ungari, un popolo delle steppe formato da vari gruppi etnici, riconducibili prevalentemente al ceppo linguistico ugrico, il principale dei quali era quello degli Ungheresi. Proveniente dagli Urali (con una migrazione che durò molti secoli) via Khazaria (attuale Ucraina), gli Ungheresi si insediarono nelle pianure del medio Danubio, che dopo la distruzione del regno turco degli Avari da parte di Carlo Magno e la successiva morte dello stesso Carlo Magno, era stata occupata anche da varie tribù slave della Grande Moravia di Svatopluk. Secondo lo storico Gyula László, la classe dominante e la cavalleria armata del popolo di Arpad era turca. Ma poiché i nomi degli insediamenti degli ungheresi di Arpad hanno sicura etimologia ungherese, lo storico Gyula László ha ipotizzato che all'arrivo nell'896 di Arpad il bacino dei Carpazi fosse già abitato, mischiati con Avari, da gruppi etnici ungari, giunti nell'attuale Ungheria intorno al 670 e conosciuti col nome turco on-ugor ("dieci tribù"; da cui deriverebbe il nome "ungheresi"). Questa teoria - detta della "doppia conquista della patria" -, dopo una certa fama durante durante i primi decenni del '900 (in relazione alla diffusione di panturchismo e turanismo) ed anche durante il regime socialista, è stata notevolmente ridimensionata dagli studi più recenti.

Nel dicembre dell'anno 1000 viene incoronato il primo re d'Ungheria, Stefano I (1000-1038) che convertì il popolo magiaro al cristianesimo. Durante il suo regno riuscì a stabilire uno stato feudale e costruire un paese potente nell'Europa Centrale, denominato variamente Hungaria, Turchia (soprattutto nelle fonti bizantine), Ungverjaland (nelle fonti scandinave). Dopo la sua morte Stefano venne canonizzato nel 1083 e da allora è venerato come santo Stefano d'Ungheria, fondatore dello Stato Ungherese.

Dopo il breve e tormentato regno del veneziano Pietro Orseolo (erede legittimo di Stefano), i discendenti del primo re d´Ungheria dettero vita alla dinastia degli Arpadi (Árpád in ungherese), che regnò fino al 1301.

Tra i secoli della storia ungherese, il XIII è sicuramente uno dei più complessi. A quest'epoca risale l'intervento legislativo della crisobolla ("bolla d'oro") "Super reformatione regni" di Andrea II (morto nel 1235), con la quale il sovrano riorganizzò e definì la struttura feudale del regno, attribuendo ai feudatari determinate prerogative che non si sarebbero potute comprimere (Nel corso del XIII secolo, inoltre, una serie di nuovi interventi contribuirono a limitare ulterioremente il potere del re a favore di quello del consiglio dei nobili). In seguito alla devastante invasione mongola del 1241, il regno però dovette essere riorganizzato di nuovo.

Il re Ladislao IV il Cumano cercò nuovamente di riorganizzare l'esercito e lo Stato appoggiandosi ai Cumani, da poco giunti nel regno (e quindi ancora pagani e musulmani), ma fu fermato da una crociata indetta da papa Niccolò IV che gettò il paese nella guerra civile e portò il sovrano alla morte.

Nel 1302 la dinastia degli Arpadi si estingue. Il trono viene di volta in volta attribuito a dinastie straniere: prima gli Angiò dal 1307; dal 1378 i Lussemburgo; dal 1437 gli Asburgo; al re Ladislao III Jagellone in unione con Polonia e Lituania tra il 1440 e il 1444.

Durante il regno di Mattia I Corvino detto il Giusto (dal 1458 al 1490), viene varata una riforma che riorganizza la pubblica amministrazione. Inoltre, nel XVI secolo viene realizzata una raccolta di leggi, l'Opus Tripartitum di Stefan Werboczy.

Tra il XV e il XVIII l'Ungheria, che in questo periodo assume il nome di Ungheria Reale, vive uno stato di guerra continua contro l'Impero Ottomano, con risultati alterni ora di vittoria (battaglia di Belgrado, 1456), ora di sconfitta (battaglia di Mohács, 1526).

Il regno subisce, a partire dal XVI secolo, la dominazione dell'Impero Turco Ottomano finché, nel corso del '600, viene progressivamente assorbito dall'Impero d'Austria: l'unione è sancita nel 1697 e confermata nel trattato di Karlowitz nel 1699. 

Fino all´epoca napoleonica e romantica il regno d´Ungheria è essenzialmente il "regno della Sacra Angelica, et Apostolica Regni Hungariae Corona", con il latino lingua ufficiale fino al 1846. A tal proposito sono esemplari le parole che vengono attribuite allo stesso Stefano I d´Ungheria: "Lascia agli stranieri la loro lingua e le loro abitudini, giacché il regno che possiede una sola lingua e da per tutto i medesimi costumi è debole e caduco" ("unius linguae, uniusque moris regnum imbecille et fragile est" nella versione originale dei "Consigli al figlio Amerigo": "Sancti Stephani primi regis Hungariae de regum praeceptis decem ad Sanctum Emericum ducem").

Durante i moti rivoluzionari del 1848 l'Ungheria dichiara la propria indipendenza dall'Impero Austriaco con l'intento di creare una repubblica.

La rivolta fallisce (a causa di un massiccio intervento russo e per le divisioni interne al movimento antiaustriaco che dividono gli ungheresi al loro interno - vedi scontri tra István Széchenyi, Lajos Kossuth e Miklós Wesselényi - e gli ungheresi dai rumeni).

Con il crescere dei nazionalismi l´Ungheria perde il carattere sovra-etnico, per diventare uno stato multi-etnico del quale alla fine tutti i movimenti nazionalisti a base etnica cercano di liberarsi.

Nel 1867 l'Impero austriaco concede un'ampia autonomia agli Ungheresi, creando con un'unione personale l´Impero Austro-Ungarico (Compromesso).

Nel 1918, con la dissoluzione dell'Impero (in seguito alla sconfitta nella Prima Guerra Mondiale), l'Ungheria ottiene l'indipendenza e viene proclamata la repubblica.

Nel 1919 i comunisti instaurano la Repubblica ungherese dei Soviet, con a capo Béla Kun. Dopo la repressione della medesima, il 31 luglio dello stesso anno viene proclamata la monarchia che dà vita ad un sistema politico parlamentare, fondato sul pluralismo dei partiti, ma limitato dal ruolo straordinario del "Governante", il capo dello stato. 

Il 4 giugno 1920, l'Ungheria perde più di due terzi del suo territorio mediante il trattato di pace firmato nel Petit Palais di Trianon. 231.448 km quadrati vengono annessi ai paesi circostanti, soprattutto alla Romania, alla Slovacchia e alla Jugoslavia. Milioni di persone di identità ungherese restano all'interno degli stati eredi in qualità di minoranza.

Il 21 giugno 1941 entra in guerra a fianco della Germania e dell'Italia. 

Alla fine della guerra il regime filo-nazista viene rovesciato ed il paese è invaso dall'Armata Rossa, entrando così nell'area d'influenza dell'Unione Sovietica. 

Nel vertice Ue di Copenaghen svoltosi il 13 dicembre 2002, fu deciso che dal 1 maggio 2004 l'Ungheria (assieme ad altri 9 Stati) entrasse a far parte dell'Unione europea, decisione che venne confermata il 12 aprile 2003 con un referendum al quale partecipò il 45% degli aventi diritto al voto e l'84% dei votanti votò a favore della Ue.