Informazioni Generali

CLIMA

La grande lunghezza del Cile determina notevoli differenze climatiche tra le varie regioni del nord, del centro e del sud del paese. Le regioni del nord del Cile, quasi interamente desertiche, sono tra le più aride del mondo. Nelle regioni centrali invece le temperature sono di tipo mediterraneo, con estati fresche e inverni miti. Infine le regioni del sud sono caratterizzate dalla grande piovosità, dal freddo intenso e dai forti venti, in particolar modo nelle zone della Patagonia cilena.

FESTIVITA'

Le feste religiose seguono il tradizionale calendario cristiano: Pasqua, il Lunedì di Pasqua e il Venerdì Santo le cui date variano di anno in anno; Natale, il 25 dicembre; Santo Stefano, il 26 dicembre.A dicembre si celebra la Fiesta de la Virgin del Rosario a Andacollo; questo rituale, che richiama migliaia di pellegrini, è caratterizzato da balli asiatici, gare di cavalli e lotte tra galli che scortano il corteo fino al Santuario.Tra le festività pubbliche annoveriamo la Festa del Lavoro, il 1° maggio; la Giornata della Marina, il 21 maggio; la Festa dell’Unità Nazionale (Commemoration Day), il primo lunedì di settembre; la Festa Nazionale, 18 settembre; la Festa dell’Esercito, il 19 settembre.

GEOGRAFIA

Il territorio del Cile continentale si colloca su una lunga striscia di terra situata fra l'Oceano Pacifico e la Cordigliera delle Ande e che si estende per circa 4.200 km con una larghezza media di circa 200 km, la larghezza massima, 445 km, è in corrispondenza dello stretto di Magellano (52° 21' S), sul cui imbocco orientale raggiunge l'Oceano Atlantico, mentre quella minima è pari a 90 km ai 31° 37' S. Il territorio cileno si estende tra i 17° 30' S ed i 56° 30' S di latitudine.Il Cile è situato in un'area compresa nella cintura di fuoco e ad elevato rischio sismico a causa dei movimenti di subduzione della placca di Nazca contro la placca sudamericana. Alla fine del paleozoico il territorio dell'attuale Cile era una depressione marina che cominciò a sollevarsi verso la fine del mesozoico a causa dello scontro fra la placca di Nazca e quella sudamericana, scontro dal quale originò la cordigliera delle Ande. I successivi movimenti di assestamento e di erosione hanno dato ai rilievi la forma attuale.Fanno parte del Cile alcuni territori insulari nell'Oceano Pacifico, come l'Isola di Pasqua e le Isole Juan Fernández, avanza inoltre rivendicazioni per una zona dell'Antartide.

MONETA

Il Peso cileno è la valuta del Cile. Il suo simbolo è "$". Il suo codice nel ISO 4217 è "CLP". Il nome della frazione del peso è centavo (1/100), ma ormai non è più usato né coniato.Fu emesso per la prima volta nel 1817. Dal 1 gennaio 1960 fino al 29 settembre 1975 la moneta ufficiale del Cile fu l'Escudo cileno. Dopo il 1975 il Cile ha nuovamente usato il peso.

POPOLAZIONE

La diversità razziale in Cile e minore agli altri paesi americani. Esistono circa 150.000 indigeni Mapuche, 95% dei quali vivono nella foresta in torno a Temuco, fra i fiumi Bio-Bio e Toltén (500 km a Sud di Santiago).Un quinto della popolazione cilena è Europea, il resto sono mettici. L'immigrazione è stata molto minore a quella dell'Argentina e Brasile. La maggioranza degli immigranti tedeschi, francesi e italiani immigranti sono venuti fra il 1846 e il 1864 come piccoli farmers presso i boschi di Bio-Bio.Fra 1880 e 1900 ricercatori d'oro serbi e croati rimassero ben a Sud, mentre i britannici divennero farmers (took up sheep farming)e commercio nella stessa regione. La influenza degli immigranti lungo il Cile è proporzionale al loro numero: la loro impronta sulla terra si vede, ad esempio, nella apparenza tedesca di Valdivia, Puerto Montt, Puerto Varas e Osorio.Oggi è in corso un intenso processo di urbanizzazione della popolazione. Le città si stano espandendo, in parte perché molti hanno lasciato la campagna e adesso l'83% della popolazione abita nelle città. Trovare abitazione rimane un problema dovuto al incremento della popolazione ma anche se rimangono molte aree depresse la situazione è migliorata negli ultimi anni con il boom economico cileno.

SCHEDA

Capitale: SANTIAGO  
Popolazione: 15.297.000 abitanti  
Superficie: 756.626 Km2
Fuso orario: tra ottobre e marzo è in vigore l'ora legale locale. Durante tale periodo la differenza oraria con l'Italia è di -4h; -6h quando in Italia vige l’ora legale.
Lingue:  Spagnolo  
Religione: Cattolica  
Moneta: Peso cileno (CLP)
Prefisso dall'Italia: 0056  
Prefisso per l'Italia: 0039 
Telefonia mobile: 00569

STORIA

Il Cile precolombiano era abitato da diverse antiche civiltà, molte delle quali politicamente sottomesse agli Incas. Tra i gruppi indigeni vi erano gli Aymara delle zone desertiche del nord, i pescatori che abitavano le zone costiere, i Diaguita stanziati nell'entroterra montuoso, gli Araucani del centro e del sud, pescatori e agricoltori i cui insediamenti furono a malapena toccati dalle incursioni degli Incas e numerosi gruppi di cacciatori e pescatori degli arcipelaghi del remoto sud.
Nel 1494 il trattato sottoscritto da Portogallo e Spagna assegnò a quest'ultima tutti i territori a est del Brasile. Gli spagnoli affidarono il compito di conquistare il Cile a Pedro de Valdivia, la cui spedizione raggiunse la fertile Valle del Mapocho nel 1541. Santiago fu fondata lo stesso anno, e di lì a poco sarebbero sorte le città di La Serena, Valparaíso, Concepción, Valdivia e Villarrica.
Fu la struttura sociale delle vaste proprietà terriere a plasmare l'economia del Cile coloniale. La popolazione indigena era stata quasi annientata a causa delle malattie infettive involontariamente introdotte dagli spagnoli, perciò furono i mestizo, i meticci nati dalle unioni tra spagnoli e indios, a essere impiegati come fittavoli in questi smisurati possedimenti, molti dei quali erano ancora intatti negli anni '60.
All'inizio del XIX secolo le imposizioni fiscale con le quali la Spagna spremeva i propri domini, fece nascere un movimento indipendentista. Simón Bolívar e José de San Martín guidarono le armate di combattenti per la libertà dal Venezuela al Perú e dall'Argentina al Cile, che nel 1818 divenne una repubblica indipendente. Bernardo O'Higgins, in precedenza viceré del Perú, fu posto alla guida della neonata repubblica cilena. Al momento dell'indipendenza, il Cile occupava solo una parte dello stato attuale. Comprendeva Santiago e Concepción e i suoi confini con la Bolivia e l'Argentina non erano ancora ben definiti. L'avvento della ferrovia e i trionfi militari sul Perù e la Bolivia nella guerra del Pacifico (1879-1883) consentirono al Cile di conquistare a nord il deserto dell'Atacama e i territori del sud. Il paese raggiunse rapidamente un certo livello di stabilità politica e di democrazia. La classe operaia, che aveva raggiunto ormai una certa influenza, e quella dei nuovi ricchi sfidarono a questo punto il potere politico dell'oligarchia terriera e i contrasti sfociarono, intorno al 1890, in una breve ma sanguinosa guerra civile.
Negli anni '60 i democratici cristiani riuscirono ad avviare con successo una politica di riforme, che si poneva come obiettivo il miglioramento del sistema sanitario, di quello scolastico e dei servizi sociali e la soluzione del problema della casa. Queste iniziative, però, mettevano a repentaglio i privilegi dell'élite conservatrice ed erano malviste dalla sinistra più oltranzista. La politica cilena stava diventando sempre più legata alle ideologie quando, nel 1970, la coalizione di sinistra di Salvador Allende vinse le elezioni. Allende introdusse radicali riforme economiche, che prevedevano la statalizzazione di molte imprese private e una drastica ridistribuzione del reddito. Presto il paese precipitò nel caos economico, mentre cresceva l'ostilità degli Stati Uniti per l'espropriazione delle miniere di rame da essi controllate e anche per gli evidenti rapporti di amicizia che legavano il Cile alla Cuba di Castro.
L'11 settembre del 1973, con un sanguinoso colpo di stato, il generale Pinochet s'impadronì del potere impiegando i jet dell'aeronautica militare per bombardare il palazzo presidenziale. Allende morì togliendosi la vita e migliaia dei suoi sostenitori furono uccisi. Seguirono giorni cupi, durante i quali gli assassini, le epurazioni e gli esili imposti divennero d'ordinaria amministrazione. Si calcola che ben 80.000 persone furono torturate o uccise.
Pinochet, a capo di una giunta militare composta da quattro uomini, sciolse il congresso, mise al bando i partiti di sinistra e impedì ogni attività politica. Nel 1988 uscì sconfitto dal referendum, da lui stesso indetto con l'intento di prolungare la sua presidenza. Nelle elezioni pluripartitiche che si tennero l'anno seguente il democratico cristiano Patricio Aylwin batté Hernan Buchi, il protetto di Pinochet, ma questa volta il passaggio del potere avvenne pacificamente. In Cile tornò la democrazia, sebbene molte delle figure di spicco del regime militare continuassero a esercitare la loro influenza.
Quando il mandato di Aylwin terminò, i cileni elessero Eduardo Frei, che si assunse il gravoso impegno di riconciliare i cittadini con il loro travagliato passato, sollecitando i tribunali per i diritti dell'uomo e le indagini sul destino delle migliaia di persone scomparse durante la dittatura. Purtroppo, la resistenza opposta dal braccio politico della macchina militare ha ostacolato i suoi sforzi. Frei ha anche lottato per una riforma costituzionale, senza tuttavia riuscire a rimuovere dall'incarico otto 'senatori istituzionali' nominati da Pinochet. Le riforme economiche avviate da Frei hanno comunque alleviato in qualche misura l'estrema povertà della nazione. Il nuovo presidente, Ricardo Lagos, in passato ministro dei lavori pubblici di Frei, è il primo socialista a occupare la carica più alta nel paese dai tempi di Allende.