Gastronomia |
Gli Stati Uniti offrono una vasta offerta di cucina, dal semplice fast food in cui si consumano prevalentemente hamburgers e hot-dog, ai ristoranti più raffinati al mondo, che si trovano soprattutto nelle grandi metropoli. La colazione (breakfast) è quella tipica all’inglese, abbondante e ricca, il pranzo (lunch) è generalmente veloce e leggero e la cena (dinner) è invece il pasto principale della giornata. Inoltre, grazie alla presenza delle numerose comunità di immigrati, in tutti gli States si possono provare i più disparati piatti delle cucine del mondo, vastissima è infatti l’offerta italiana, indiana, cinese, francese, giapponese, thai, messicana e cubana.
Grande protagonista della tavola è sicuramente la carne bovina, spesso di grosso taglio e preparata grigliata con salse più o meno piccanti, accanto a quella di maiale, a quella di bisonte, al tacchino (soprattutto nel Giorno del Ringraziamento), al pesce e ai crostacei (questi soprattutto negli stati del nord-est). Tra le bevande, oltre naturalmente alla Coca-Cola (negli Stati Uniti, più precisamente ad Atlanta, si trova naturalmente la sede della diffusissima bevanda) trovano larga diffusione la birra, il sidro, e il Barboun Whiskey, orgoglio del Kentucky e del Tennesee.
Discorso a parte meritano i vini, molto apprezzati dagli americani, in cui assieme al top della produzione italiana (Brunello, Barolo e Amarone), francese (Bordeaux, Borgogna e Alsazia), spagnola, cilena, australiana, sudafricana e argentina, meritano sicuramente una citazione i vini della California, come lo Chardonnay, il Sauvignon, il Cabernet Franc e Sauvignon e lo Zinfandel, parente stretto del nostro Primitivo pugliese.