Informazioni Generali |
Il clima dei Paesi Bassi è oceanico temperato. Gli inverni non sono eccessivamente freddi: la temperatura media a gennaio resta qualche grado sopra lo zero 7 c°, anche se le gelate sono frequenti. L'estate è fresca e piovosa, con temperature medie a luglio di poco sotto i 29 °C. le precipitazioni sono abbastanza abbondanti, la particolare conformazione del territorio favorisce la formazione di nebbie.
Le festività religiose seguono il tradizionale calendario cristiano: l’Assunzione, 15 agosto; Tutti i Santi, 1° novembre; l’Immacolata Concezione, 8 dicembre; Natale, 25 dicembre; Santo Stefano, 26 dicembre ; Venerdì Santo, Pasqua, Lunedì di Pasqua, Pentecoste, le cui date variano di anno in anno.
Tra le festività laiche segnaliamo la festa della Regina, Koninginnedag, celebrata in particolare ad Amsterdam il 30 aprile, in occasione della quale tutta la città si trasforma in un enorme mercato in cui chiunque può vendere qualsiasi cosa; la Festa del Lavoro, il 1° maggio; il Giorno del Ricordo, il 4 maggio; la Festa della Liberazione, il 5 maggio.
La principale caratteristica della geografia olandese è la piattezza del territorio: circa il 50% della superficie si trova a meno di 1 metro sopra il livello del mare. Una catena di dune e dighe lungo le coste e le rive dei fiumi principali impediscono che queste zone vengano inondate, mentre numerose stazioni di pompaggio provvedono a rimuovere l'acqua piovana in eccesso.
La lotta per strappare il territorio al mare ed ai fiumi è uno dei temi ricorrenti della storia e della geografia olandese. Infatti buona parte del territorio è costituito da polders, ovvero da terreni strappati al mare o a lagune e paludi costiere.
Il punto più elevato dei Paesi Bassi è il Vaalserberg (321 m s.l.m.), nell'estremo sud-est del paese.
L'euro (EUR o €) è la valuta comune dei quindici stati dell'Unione europea che attualmente aderiscono all'UEM (Unione Economica e Monetaria), ovvero Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia e Spagna.
Con una media di 489 persone per km², i Paesi Bassi, la cui popolazione complessiva ammonta a 16.570.613 abitanti (2007), sono fra le nazioni più densamente popolate del mondo. Il 60% della popolazione vive attualmente in zone sotto il livello del mare. La popolazione urbana, pari al 67% (2005), si concentra nella sezione occidentale del paese, attorno a Rotterdam e Amsterdam. Il tasso di crescita demografica è pari allo 0,46%.
Gli olandesi, che rappresentano la maggior parte della popolazione, discendono dai franchi, dai frisoni e dai sassoni. Temendo la sovrappopolazione, nel secondo dopoguerra il governo incoraggiò l’emigrazione; circa 500.000 olandesi lasciarono le loro terre per il Canada, l’Australia, gli Stati Uniti e il Sud Africa, ma un numero ancora più alto di persone affluì nel paese dal resto d’Europa, dall’Asia (soprattutto dalle ex Indie Orientali olandesi), dalla Turchia, dal Marocco, dal Suriname e dalle Antille Olandesi. La popolazione del paese, in particolar modo quella dei centri maggiori, include pertanto numerose minoranze etniche (5%).
Capitale: AMSTERDAM
Popolazione: 16.258.000 (stima)
Superficie: 41.528 km²
Fuso orario: stessa ora italiana.
Lingue: La lingua ufficiale è l'olandese. L'inglese è parlato da una larga maggioranza della popolazione. Molto diffusa anche la conoscenza del tedesco.
Religioni: A maggioranza Cattolica e Protestante. E' presente anche la religione Musulmana.
Moneta: EURO
Prefisso per l'Italia: 0039
Prefisso dall'Italia: 0031
Sottomesso da Giulio Cesare nel I secolo a.C., il sud dei Paesi Bassi costituì la frontiera del mondo romano fino alla disgregazione dell'Impero.
In seguito nel paese si stanziarono Sassoni e Franchi. Nell'VIII secolo i Paesi Bassi erano parte del Sacro Romano Impero fondato da Carlo Magno. Successivamente vi sorsero vari principati semi-indipendenti, anche se essi rimasero formalmente soggetti all'Impero fino al XV secolo, quando passarono sotto il controllo diretto della famiglia imperiale degli Asburgo.
Nel XVI secolo la Riforma protestante fu accolta con favore dalla popolazione olandese. L'imperatore Carlo V finì per accettare la situazione, ma dopo la sua abdicazione (1555) l'intransigenza del suo erede Filippo II (re di Spagna) provocò una rivolta. Dopo una lunga guerra, nota come Guerra degli ottant'anni, la Repubblica delle Sette Province Unite divenne una realtà.
Nel XVII secolo gli olandesi fondarono numerose colonie in India, Indonesia e nelle Americhe, i cui commerci furono gestiti dalla Compagnia Olandese delle Indie Occidentali. Tuttavia il secolo terminò con una serie di guerre che segnarono la fine dell'espansione dei Paesi Bassi.
Il successivo XVIII secolo fu relativamente tranquillo fino alla Rivoluzione francese del 1789: pochi anni dopo i francesi invasero i Paesi Bassi, dove costituirono dapprima la Repubblica Batava e poi il Regno di Olanda, fino a che non li annessero alla Francia.
Il Congresso di Vienna restaurò lo Stato olandese, trasformandolo in monarchia. Il regno perse vari possedimenti extraeuropei, ma vi furono accorpati il Belgio ed il Lussemburgo. Questa situazione non durò a lungo: nel 1830 il Belgio ottenne l'indipendenza grazie all'aiuto francese e nel 1890 anche il Lussemburgo divenne indipendente.
I Paesi Bassi proclamarono la propria neutralità in entrambe le guerre mondiali. Nella Prima guerra mondiale essa venne sostanzialmente rispettata. Invece nella Seconda guerra mondiale il Paese fu occupato dalla Germania nazista nel corso della Campagna di Francia (maggio 1940); nel 1942 anche l'Indonesia venne occupata dal Giappone. La liberazione giunse nel maggio 1945.
Nel 1948 i Paesi Bassi formarono l'unione doganale del Benelux con Belgio e Lussemburgo. A partire dal 1949 i Paesi Bassi rinunciarono a gran parte del loro impero coloniale. Grazie anche agli aiuti statunitensi del Piano Marshall la perdita delle colonie non portò a difficoltà economiche, anzi l'economia olandese attraversò una fase di rapida crescita.
Da allora la politica estera olandese è dominata dall'impegno a creare o rafforzare le istituzioni internazionali di cui fanno parte, come l'ONU, la NATO e l'Unione Europea.